Il Gruppo di presenza “Monsignor Grassi” scrive al Vice Sindaco di Marino
Siamo costretti a ricorrere al supporto cartaceo consegnato direttamente al protocollo in quanto la nota inviata a Suo indirizzo il 4 giugno con posta certificata al protocollo web comunale, non ha avuto alcun seguito (situazione strana per un’amministrazione che il Suo intervento sicuramente potrà raddrizzare).
In quella nota chiedevamo la concessione del libero patrocinio alla sesta edizione del convegno sulla gestione dei rifiuti urbani, che la nostra associazione promuove annualmente per dare informazione ai convenuti e stimolare l’amministrazione per un cambio nel sistema di raccolta finora vigente che ha mostrato tutta la sua inefficienza ed opposizione alle indicazioni di legge e del Piano regionale sui rifiuti.
Chiedevamo inoltre la Sua partecipazione per il saluto di rito (così come avvenuto nel passato) e la presenza attiva tra i relatori di un rappresentante dell’Amministrazione (speriamo per l’anno prossimo).
Tornando all’argomento in oggetto ci corre l’obbligo di informarLa, oltre che chiedere un suo intervento in qualità di responsabile politico – amministrativo, della difficoltà che alcuni dirigenti provano o frappongono alle richieste di accesso agli atti, che come saprà sono previste dalla legge 241_1990 e dlgs 33 del 2013, per consentire al residente, magari a consuntivo, di rendersi conto di come viene speso il pubblico denaro.
In particolare abbiamo chiesto di avere copia dei consuntivi mensili previsti dall’art. 15 del capitolato speciale, con il quale è stato assegnato alla Multiservizi il servizio di igiene ambientale il quale servizio a sua volta risulta sinteticamente specificato nell’articolo 1 dello stesso capitolato. Trascorso invano il periodo previsto abbiamo richiesto di avere copia delle note che la Multiservizi inoltra all’area tecnica per ottenere poi dal Bilancio la formulazione e l’inoltro dei mandati, crediamo mensilmente, per riscuotere il corrispettivo per il servizio di igiene ambientale svolto. In risposta ci sono state consegnate 12 certificazioni, a firma del direttore della Società, con le quali si comunicava, mese per mese, le quantità di rifiuti indifferenziati trasportati in discarica (cosa questa che sarebbe utile se il servizio di igiene ambientale – tra l’altro integrato per introdurre la raccolta differenziata – si limitasse al trasporto in discarica dell’indifferenziato, cosa che non è).
Analoga difficoltà al Bilancio per le richieste:
del bilancio che la Multiservizi era chiamata ad effettuare per il solo servizio di igiene ambientale del 2012, secondo lo schema previsto dal dpr 158_1999 per passare dalla tarsu alla tares;
dei 12 documenti in base ai quali sono stati formulati ed inoltrati i mandati per pagare il servizio di igiene ambientale alla Multiservizi stessa.
La mancata consegna di quanto sopra, nel caso non sia stato compreso quanto richiesto è facilmente recuperabile; cosa diversa se tali atti non esistono o se esistono sono parziali rispetto alla molteplicità descritte all’art. 1 dell’ex capitolato. In pratica è come se il denaro pubblico viene erogato senza gli attestati previsti, oppure viene erogato sia se i servizi siano svolti o non lo siano; il che quanto meno si profila come un furto a danno dei residenti elencati nel ruolo della tarsu.
Crediamo necessario un suo intervento teso sia a chiarire le modalità nella erogazione del denaro pubblico da parte di un ente locale; sia a facilitare l’unico strumento democratico in funzione (come Le è noto gli istituti di partecipazione democratica previsti nello Statuto sono in operativi per mancanza dei regolamenti attuativi).
In attesa di riscontro, auguriamo buon lavoro.
Il portavoce dell’associazione: Corrado Colizza
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