Colizza ai cittadini: «partecipare è un bene anche perché collegata alla quantità di rifiuti che vanno in discarica varia il valore della tassa che paghiamo.»
1° antefatto: Città di Marino – Seduta di consiglio comunale del 29 luglio scorso.
Sulla mozione, votata all’unanimità, contro l’utilizzo della discarica in località Falcognana per i rifiuti indifferenziati del Comune di Roma, si apre un dibattito che vanamente cerca di focalizzare l’origine della necessità delle discariche nella “distratta gestione” politico-amministrativa seguita dallo stesso Comune, in parallelo a quello di Marino.
L’intenzione comune è decidere una manifestazione di emergenza contro il Comune di Roma in quanto scarica i suoi problemi al confine con gli altri comuni (Aeroporto, insediamento della Barbuta); contro la Regione perché nel tempo ha autorizza ed approvato un inceneritore nella discarica di Roncigliano (Albano laziale); contro il commissario dr. Sottile per la scelta prospettata a Comune di Roma e Regione. Alcuni rappresentanti della maggioranza affermano che non si tratta di atti politici ma soltanto di difendere il valore della propria casa e di quelli che vivono nei dintorni; altri accusano di utilizzare valori errati per dimostrare la situazione estremamente deficitaria nella quale versa la differenziata a Marino.
2° antefatto: nella seduta successiva il consigliere Tammaro, quello sbeffeggiato per aver osato ricordare che la ridotta raccolta differenziata, come a Marino, è causa dell’insediamento di nuove discariche, costringe il responsabile dell’amministrazione, in assenza dell’assessore all’ambiente, a dare riscontro ad una sua interrogazione finalizzata a fare il punto sulla differenziata tramite lettura dei dati e ripristinare in tal modi la verità, sbugiardando di fatto il consigliere (assente nell’occasione) che in precedenza aveva sostenuto la non veridicità di quanto affermato dal Tammaro.
La risposta all’interrogazione termina con l’affermazione che la percentuale di differenziata nel 2012, pari a 20.8% è estremamente lontana da quella prevista dalla normativa (65%) e che non raggiunge neanche quella che l’Amministrazione provinciale di Roma aveva fissato nel 51% nell’anno 2011.
Affermazione purtroppo veritiera e concreta che mette a tacere tutte le ovazioni e le difese espresse nei comunicati e nelle dichiarazioni fatte dai componenti di una maggioranza. Va ricordato che la tematica dei rifiuti è stata appannaggio della sola Giunta la quale non ha mai quantificato alla società gestrice le percentuali di differenziata da raggiungere negli anni.
In quella seduta i consiglieri di minoranza richiedono la celebrazione di una seduta di consiglio dedicata alla soluzione del problema rifiuti utilizzando l’unico strumento che rende raggiungibili gli obiettivi di legge e cioè l’adozione della raccolta porta a porta integrale.
Meraviglia delle meraviglie per il 30 ottobre è fissata la data della seduta consiliare dedicata all’introduzione del sistema di raccolta differenziata domiciliare per ridurre la necessità di nuove discariche; se vi è possibile partecipare è un bene anche perché collegata alla quantità di rifiuti che vanno in discarica varia il valore della tassa che paghiamo.
La nostra associazione, data l’assenza di un regolamento comunale per i rifiuti urbani, ne fornì, purtroppo invano, una copia al presidente del consiglio come bozza su cui discutere per poi modificarla e votarla. Inoltre, come ricorderà qualche lettore, abbiamo organizzato e svolto dal 2008 sei convegni annuali sulla gestione dei rifiuti, come momenti di conoscenza della norma, delle soluzioni positive attuate anche nei Comuni vicini e di stimolo per la nostra sorda Amministrazione comunale.
Per concludere due tabelle, compilate con i dati ricavati dal sito comunale, che dimostrano * l’aumento dei costi che come utenti sopportiamo da alcuni anni a parità di rifiuti portati in discarica:
e * le percentuali di raccolta differenziata raggiunte, ma distanti dal 65% previsto per il 2012.
Corrado Colizza- Portavoce del Gruppo di Presenza Monsignor Grassi
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