La Contea di Marigno: terra di vigneti, di idealisti e di imbroglioni

Storie e leggende, nemmeno troppo inverosimili, narrate da “i Satiri di Marigno”

In redazione è giunta qualche giorno fa una mail singolare, firmata i Satiri della Contea di Marigno. La storia e la vignetta contenuti, se letti con attenzione, sono intriganti. Dopo alcuni giorni di riflessione e dopo il secondo racconto pervenuto con la stessa firma, abbiamo deciso come altre testate locali, di pubblicare il contenuto della mail, ritenendolo una simpatica rappresentazione satirica delle vita di Marino … anzi Marigno!

Chissà se lo scherzo continuerà, come promette la mail

dal primo libro dei Satiri della Contea
parte prima

La Contea di Marigno: terra di vigneti, di idealisti e di imbroglioni

Sulle colline circostanti l’antico lago vulcanico di Albino, in una terra feconda per i vigneti, gli alberi da frutta e gli ulivi, si era sviluppata da molti secoli a questa parte la Contea di Marigno, famosa in tutta la Confederazione Italica per le fontane dei mori che “danno a gratis er vino”.

Dopo centinaia di anni di splendore, qualche decennio fa, nell’era della prima repubblica della Confederazione, un gruppo di furbastri locali si accorse che una nuova pianta risultava molto più redditizia dei vigneti e degli alberi da frutta: il cementum. Questa pianta sembrava proprio essere molto ambita dai ricchi Romagni che solevano trovare riparo domestico sotto il suo fusto pesante e grigiastro.

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