Nove comuni chiedono raddoppio della Roma Velletri

Oggi c’è anche Marino grazie al Commissario. Ricordate quando la coalizione moderata di Cecchi, Silvagni e Palozzi votò nel 2011 contro questo raddoppio?

Il Sindaco di Genzano Gabbarini con un comunicato stampa ha espresso la sua soddisfazione sull’unità raggiunta da nove comuni castellani per il raddoppio della ferrovia Roma Velletri. “Le nostre strade” ha detto il Sindaco di Genzano che è tra i promotori dell’iniziativa “sono ormai sature a causa delle inefficienze del trasporto pubblico, con gravi ripercussioni sull’inquinamento atmosferico, sulla vivibilità delle nostre città e la salute dei nostri cittadini. La situazione è ormai non più prorogabile ed è per questo che, insieme a tutti i colleghi sindaci e ai Commissari prefettizi, abbiamo chiesto di avviare un tavolo tecnico per valutare alcune proposte di miglioramento della linea ferroviaria”.

La notizia dunque è che i comuni di Genzano, Albano Laziale, Castelgandolfo, Ciampino, Lanuvio, Nemi, Velletri, Ariccia e Marino hanno scritto al Ministro delle infrastrutture e trasporti Delrio, al presidente della Regione lazio Zingaretti, all’assessore regionale alla mobilità Civita e all’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mazzoncini, per chiedere un sostanziale miglioramento del trasporto su ferro tra Roma e i Castelli Romani, in particolare sulla tratta Roma Velletri.

Anche il comune di Marino, finalmente, grazie al Commissario prefettizio Enza Caporale, è nella lista dei comuni d’accordo al raddoppio.

Ma chi si ricorda, dei cittadini marinesi, la mozione del novembre 2011 presentata dal consigliere civico di minoranza Adolfo Tammaro del Movimento per il Cambiamento, in cui si chiedeva di aderire a questa stessa iniziativa e che vide il voto contrario compatto di Palozzi e tutta la sua armata presente in consiglio, a parte l’astensione di Prinzi, allora consigliere di maggioranza nel centrodestra. Per chi vuole rinfrescare la memoria basta rileggere l’articolo. C’è da chiedersi quanti siano a Marino a ricordare i danni e gli abusi perpetrati dal centrodestra in dieci anni. Forse in pochi, si sa che i ‘clientes’* per definizione hanno la memoria corta, ma il conteggio delle menti sia dei ‘clientes’ che dei liberi è prossimo a venire visto che giugno si avvicina.

Tornando ad oggi, il sindaco Gabbardini stila un piano di azione molto chiaro con atti anche immediati per il miglioramento della mobilità castellana. “La prima richiesta è quella dell’inserimento di due nuove corse, una in direzione Roma tra le 7:30 e le 8:30 e una in direzione Velletri tra le 20:30 e le 22:00; per il 2017, invece proponiamo il prolungamento della linea 20 dell’Atac dall’Anagnina alla stazione di Capannelle, in modo da connettere il treno con l’Università e il Policlinico Tor Vergata, e la predisposizione al futuro raddoppio di tutti i sottopassi già finanziati. Oltre a questo, poi, abbiamo predisposto un ordine del giorno per il piano integrato dei trasporti dell’area metropolitana sud dei Castelli Romani che la Giunta comunale di Genzano ha approvato il 17 marzo e che porteremo in discussione nel prossimo Consiglio comunale. Se vogliamo salvaguardare le nostre città e migliorare la qualità della vita dei cittadini dei Castelli Romani è necessario un impegno concreto su tutti i fronti da parte di tutte le istituzioni”. Chi vivrà vedrà.

* Dalla Treccani (lat. clientes). – Sono così chiamate in Roma le persone che, pur godendo dello status libertatis, e non essendo perciò confondibili con gli schiavi, si trovano in rapporto di dipendenza da un patronus che assicura loro la sua protezione.

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