Chiusa il 2 giugno la campagna della Di Giulio, con il centrosinistra il Presidente della Regione Lazio. La notizia è buona, meglio tardi che mai: ma ci si potrà fidare di Zingaretti?
Eleonora Di Giulio, candidato sindaco per il centrosinistra, ha chiuso il 2 giugno la sua campagna elettorale a Cave di Peperino, ai piedi di Marino Centro, insieme al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“Il centrosinistra è finalmente unito ed ha la concreta grande opportunità di riportare dalla sua parte Palazzo Colonna dopo lunghi e difficili anni di governo del centrodestra che hanno devastato il territorio, il tessuto sociale e quello urbano della nostra città”.
Zingaretti nel suo intervento ha dichiarato ” Le nostre amministrazioni sono sempre state vicine ai cittadini: è per questo che, sul Divino Amore, posso dire che non saranno prese iniziative senza il consenso dei cittadini”. Un passaggio atteso da molti nel centrosinistra, che ha accolto con l’applauso dei presenti la dichiarazione. C’è però da dire che questa apertura alla questione Divino Amore, pur se minima, non giustifica i silenzi e le non decisioni di oltre tre anni di governo della Regione Lazio. Zingaretti, infatti, nonostante le pressioni dei cittadini di Marino, dei comitati come ADA, ACC e delle organizzazioni ambientaliste ha sempre nascosto il problema della cementificazione senza mai affrontarlo, quando si era impegnato nella sua campagna elettorale 2013 ad annullare gli atti vergognosi della Polverini, in duo con Palozzi, proprio sul Divino Amore, già dal 2013. Comunque, come si suol dire, meglio tardi che mai per prendere un impegno con i cittadini, a meno che non sia come quello assunto e mai mantenuto del 2013. Il dopo voto ci dirà, con la nuova situazione politica, la verità su questa storia del cemento.
La redazione
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