Frattocchie. Lo sfascio urbanistico di Via Aldo Moro e dintorni può essere considerato come ’un laboratorio complesso e interessante’ da usare a fini elettorali?

di Giovanni Morelli –

In un articolo precedente ho riferito della situazione di grande disagio in cui vivono gli abitanti di Frattocchie, importante area del nostro Comune.
L’articolo si concludeva con una domanda ‘come può essere successo tutto questo?’
Ho cercato di dare una risposta a questa domanda e provo a descrivere come, a mio avviso, si è arrivati a tale disastro urbanistico.
Partiamo dalle regole da seguire per il ‘Rilascio del permesso a costruire’:
Il rilascio di questo titolo abilitativo edilizio è regolato dagli articoli 12 e 13 del D.P.R. 380/01, che riporto integralmente:
*Art. 12 (L) – Presupposti per il rilascio del permesso di costruire
• 1. Il permesso di costruire è rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.
• 2. Il permesso di costruire è comunque subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria o alla previsione da parte del comune dell’attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all’impegno degli interessati di procedere all’attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell’intervento oggetto del permesso.
• 3. In caso di contrasto dell’intervento oggetto della domanda di permesso di costruire con le previsioni di strumenti urbanistici adottati, è sospesa ogni determinazione in ordine alla domanda.
Una delle prime cause dei disagi riscontrati potrebbe derivare da una scarsa attenzione al rispetto di queste regole da parte dell’Amministrazione in carica al momento al rilascio dei permessi che, convinta che lo sviluppo del territorio derivasse essenzialmente dall’edilizia, appare aver operato su due direttrici:
• da un lato ha modificato nel tempo gli strumenti urbanistici che ostacolavano la possibilità di costruire,
• dall’altro, vista l’inadeguatezza delle opere esistenti in Via Aldo Moro all’epoca del rilascio di tali permessi e considerando il prevedibile impatto economico che si sarebbe dovuta accollare, scegliendo di ‘affidarsi all’impegno degli interessati’ rinunciando alla riscossione di una parte degli oneri previsti e, quindi, finanziandone la realizzazione con opere a scomputo.
Ne consegue che molte delle costruzioni nell’area Palaverta/Aldo Moro sono state di fatto autorizzate con Convenzioni ad hoc, legate a dei PUA Piani Urbanistici Attuativi, a condizione che i costruttori eseguissero le necessarie opere di urbanizzazione.
Purtroppo si è facilmente rilevato come in molti casi tali opere non siano state eseguite in modo completo o adeguato ma, in assenza di opportune verifiche, sia stata di fatto chiusa la pratica  …. e le abitazioni siano state comunque vendute, spostando da quel momento in poi il problema ai nuovi acquirenti.
Si aggiunga che diverse costruzioni sono state effettuate da Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) con capitale spesso di 10.000,00 euro e che alcune di queste, forse prive di coperture economiche adeguate, è capitato che siano state dichiarate fallite dopo aver venduto le abitazioni, impedendo così qualunque possibilità di rivalsa.
Chi governa oggi trova grandi difficoltà per risanare tutto quello che a suo tempo non è stato realizzato, anche perché commetterebbe una danno erariale nel rifinanziare opere che, sulla carta, sono state già concordate in convenzioni stipulate da precedenti Amministrazioni.
Spero che quanto scritto, certamente non esaustivo nell’individuazione delle possibili ragioni di tanto scempio, possa fornire una giusta lettura dell’attuale situazione e sia utile per comprenderne la complessità e le difficoltà che si incontrano nel trovare valide forme di soluzione.
Non basta cavalcare questi disagi in campagna elettorale.

*da: https://www.studiotecnicopagliai.it/permesso-di-costruire-conformita-norme-vigenti/ – di Carlo Pagliai

Altri articoli che potrebbero interessarti:

• Il disastro della vecchia politica di Centro Destra a Costa Caselle. L’Ass. Trinca bacchetta, senza mai citarlo, anche il candidato PD Venanzoni e la sua superficialità ‘elettorale’
• Intervista all’Ass. all’Urbanistica Andrea Trinca: dallo stop al cemento al Divino Amore al nuovo Piano Urbanistico del 2021
• Il cemento a Marino è agli sgoccioli? La Giunta del M5S approva l’iter per il recepimento del PTPG e del Piano di Rischio per il volo aereo. Il 15 giugno Consiglio Comunale. Scarica il testo delle delibere ‘bollenti’ qui.
• La puntuale replica dell’Ass. Trinca alle ‘castronerie’ di Essere Marino sulla concessione al Parco Falcone
• Assessore Trinca: avviato il procedimento di annullamento in autotutela della concessione nei pressi del Parco Falcone