La protesta al Liceo Artistico Mercuri di Marino sale di giorno in giorno da parte di docenti e studenti, e si cominciano a capire anche le responsabilità di tanto ritardo nel dare risposte concrete a questa importante istituzione scolastica di Marino. In attesa di un Flash Mob annunciato da studenti, famiglie e docenti sui social per il 28 gennaio prossimo, abbiamo intervistato il Dirigente Scolastico del Liceo marinese, il prof. Salvatore Montesano.
Prof. Montesano, per quale ragione la sede a Marino del Liceo P. Mercuri, nello storico Palazzo Fumasoni Biondi, non è utilizzabile dall’inizio dell’anno scolastico 2021?
La Città Metropolitana ha effettuato dei test per la verifica di requisiti di antisismicità dei locali di scuole che svolgono le loro attività in locali ubicati in edifici antichi, come quello della Sede del Liceo di Marino. Da queste indagini e verifiche sono emerse rilevanti criticità sismiche, per eliminare le quali si dovrà far ricorso ad importanti interventi sullo stabile. Ad oggi questi interventi non sono stati né progettati, né finanziati né tanto meno programmati. La rilevazione delle criticità sismiche di Palazzo Fumasoni Biondi ha indotto l’Ente proprietario, La Città Metropolitana, alla chiusura per motivi di sicurezza.
Quali sono le difficoltà che questa situazione ha creato?
Per garantire lo svolgimento delle lezioni, i circa trecento ragazzi che frequentavano la sede di Marino, da settembre, stanno frequentando presso la sede di Ciampino. Poiché la sede di Marino nella parte nuova ospita i laboratori di Architettura e Oreficeria, gli studenti si recano una volta a settimana a seguire queste lezioni a Marino. Appare del tutto evidente che la situazione è diventata estremamente difficile per gli studenti, per le loro famiglie e anche per i docenti e il personale della scuola. Le disposizioni prefettizie per il contenimento della diffusione della pandemia hanno imposto il doppio orario di ingresso e così capita che studenti della sede di Marino provenienti da comuni limitrofi tornino a casa nel pomeriggio inoltrato. Il sovraffollamento della sede di Ciampino ha creato difficoltà anche nell’organizzazione del tempo scuola. Nel rispetto del protocollo di sicurezza anticovid le classi sono costrette a cambiare spesso locali.
Quali soluzioni hanno prospettato il Comune di Marino e la Città Metropolitana?
L’organizzazione dell’anno scolastico è stata fatta nell’ottica del superamento di un’emergenza che doveva essere temporanea. Infatti, a fine giugno 21, fui convocato dalla dr.ssa Zotta, allora Vicesindaco metropolitano, che mi comunicò la chiusura della scuola e l’intenzione della Città Metropolitana di far ricorso a delle strutture prefabbricate dove i ragazzi potessero far lezione, nel frattempo che si trovasse una soluzione definitiva per la sede storica, che deve comunque restare la nostra sede. Si ipotizzava un rientro a Marino, nelle strutture prefabbricate per il. mese di gennaio 2022. L’allora Amministrazione Comunale di Marino aveva dato la disponibilità per un’area, il piazzale sovrastante il parcheggio dei Marino, e i tecnici della Città Metropolitana avevano provveduto a redigere un progetto per la posa dei prefabbricati e avviate le procedure per il fitto di tali strutture. Bisognava solo avviare l’iter per ottenere i necessari permessi urbanistici di competenza regionale.
Come mai queste soluzioni non sono state realizzate per tempo?
La tornata elettorale che ha coinvolto sia Marino che la Città Metropolitano ha rallentato l’iter prospettato. Il nuovo Sindaco di Marino ci ha, all’inizio del mese di novembre, prospettato una nuova soluzione: ubicare le classi della sede di Marino nei locali dell’ex Ostello della Gioventù. Ho manifestato al Sindaco molte perplessità per questa soluzione, sia per quanto riguarda l’entità dell’intervento che per i tempi. Inoltre se proprio si devono fare interventi su di una struttura antica penso che sia più opportuno farli a Palazzo Fumasoni Biondi.
Cosa propone la scuola per superare questa situazione di stallo?
Proprio nei giorni scorsi ho chiesto al Sindaco e al Vicesindaco metropolitano un tavolo per riprendere il confronto e trovare, con urgenza e tempestività, la soluzione di un problema che rischia di privare Marino di un importante e significativo polo formativo.
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