Si è svolto oggi, davanti alla sede storia del liceo artistico Paolo Mercuri di Ciampino, il significativo flash mob, ovvero la manifestazione iniziale con cui la comunità del IIS AMARI MERCURI intende sensibilizzare al problema dell’inagibilità della propria sede storica.
Docenti, studenti, genitori e cittadinanza si sono riuniti, sul corso Vittoria Colonna, simbolicamente vestiti di nero, per ricordare il lutto che questa perdita culturale significherebbe per tutta l’area dei Castelli Romani. Due striscioni sono stati affissi lungo le mura storiche della scuola “Tempi duri per il Mercuri” e “La Perdita culturale è perdita personale”. Per la cronaca erano anche presenti l’ex Sindaco di Marino Carlo Colizza e alcuni ex consiglieri comunali della precedente amministrazione. Assenti, a quanto si è potuto constatare, i rappresentanti dell’attuale amministrazione Cecchi.
La scuola protesta perchè, ad oggi, le soluzioni ventilate per risolvere il problema della chiusura della storica sede della scuola a Marino, dopo che il nuovo sindaco Cecchi ha bloccato la realizzazione del villaggio scolastico prefabbricato provvisorio nelle vicinanze della scuola predisposto dalla amministrazione precedente in collaborazione con Città metropolitana, appaiono impercorribili per tempi e aspetti tecnici. E così a pagare sono famiglie, studenti, docenti e tessuto sociale della città di Marino.
“La nostra scuola, che vanta una lunghissima storia di cultura ed accoglienza sul territorio, iniziata subito dopo la prima guerra mondiale quale scuola di arti e mestieri e divenuta poi una fucina di grandi artisti, non può e non deve morire nel silenzio della comunità e delle istituzioni” dicono alcuni dei partecipanti.
In seguito alla dichiarazione di inagibilità, ricevuta la scorsa estate, infatti, gli enti locali non hanno fornito nessuna soluzione e la situazione, nel bel mezzo di una pandemia mondiale, ha costretto allo spostamento di centinaia di studenti presso a sede di Ciampino.
“Agli orari imposti da prefetto e provveditore, dovuti alla pandemia da covid-19, si sono unite le difficoltà scolastiche dell’ospitare 1100 studenti in un’unica sede, pur garantendo la frequenza ai laboratori della sede di Marino, che sono di più recente costruzione e quindi agibili. Ciò ha comportato grandissimi sforzi organizzativi per gli studenti, le famiglie e gli operatori scolastici che, tuttavia, all’inizio abbiamo accettato tutti di buon grado, certi che la soluzione sarebbe giunta a breve” fanno sapere ancora i rappresentanti degli studenti presenti.
Ma dinnanzi al continuo procrastinare di soluzioni la comunità scolastica ha deciso di organizzarsi e dare il via ad una serie di manifestazioni di sensibilizzazione che puntano proprio a chiedere l’alleanza con il territorio, a sottolineare che quello che sembra un problema di poche centinaia di persone, è in realtà un danno a tutta la collettività.
“La chiusura di una scuola, la negazione di possibilità di crescita agli studenti, la riduzione dell’offerta formativa e, non ultima, la perdita di posti di lavoro sarebbe un danno la popolazione dei castelli romani non può permettersi” concludono gli organizzatori della manifestazione “Ed è per questo che le nostre proteste non si fermeranno fino a che i nostri ragazzi, cui negli ultimi due anni è già stato tolto tanto, non riavranno la propria sede scolastica”.
A tal fine è stata creata anche una pagina istangram @tempiduriperilmercuri, che informerà sulle iniziative future.
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