Con molteplici comunicati stampa, manifesti, post sui social, da Palozzi (l’ex sindaco FI) a Prinzi (MCD), dalla Silvani (PD) a Cecchi (D), dalla Di Giulio (ex candidata sindaco centrosinistra) al PCI locale, tutti i politici e i partiti di Marino gareggiano per dire, giustamente, la loro opinione sul caso dell’arresto del dott. Cuffaro per i fatti imputatigli nel barese e sulle conseguenze di questi accadimenti.
C’è chi si domanda, come Prinzi, quanto ‘durerà ancora lo spettacolo indecoroso del M5S al governo di Marino’, c’è chi, come Palozzi, lancia il conteggio degli arrestati M5S nella città castellana (come se il dipendente Cuffaro fosse un politico del M5S …), poi c’è la Silvani che chiede di smetterla di parlare di onestà per il M5S (e in molti la ridicolizzano sui social pensando ai politici PD – non ai dipendenti pubblici – a tutti i livelli coinvolti in inchieste …), c’è Cecchi che ancora sembra non aver capito la differenza tra un funzionario della Pubblica Amministrazione e un politico in Consiglio e in Giunta, e la Di Giulio che si spende per sottolineare la bravura del precedente dirigente all’Urbanistica (arch. Costanzi, dimessosi tre mesi fa dopo sei mesi di incarico, a giudicare da fuori Palazzo, piuttosto inconcludente). Infine, dal PCI di Marino chiedono un immediato consiglio comunale per sapere maggiori dettagli sui fatti e su chi sostituirà Cuffaro.
Verrebbe da dire, tutti pazzi per Cuffaro? Sembra proprio di sì.
Ma il caso Cuffaro, per quanto rilenvantissimo come fatto locale, nasconde ben altre frustrazioni delle opposizioni. Infatti, quello che brucia dietro alla maggior parte dei commenti, e nelle dichiarazioni di Prinzi e Cecchi emerge palesemente, è l’accusa al M5S di aver bloccato lo sviluppo urbanistico del territorio, impedendo ai cittadini e ‘ai palazzinari’ (aggiungiamo noi) di esercitare i propri diritti acquisiti per costruire …
Questo del cemento è il vero nodo che come un rospo non va né su né giù nel gozzo delle opposizioni, in particolare quelle a targa FI e PD … con MCD nel mezzo.
Purtroppo i fatti di un anno di M5S a Marino sono chiari per il cemento:
- fermate di fatto le concessioni edilizie su tutto il territorio per la verifica degli standard (che evidentemente non sono stati assicurati nel passato dai furbacchioni che hanno governato);
- approvati strumenti di pianificazione (finalmente) di tutela del territorio (PTPG), di sicurezza (Piano di Rischio Aereo) e di protezione (Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile);
- messa la Regione Lazio a guida Zingaretti, con un documento ufficiale a firma Colizza di inizio giugno 2017, con le spalle al muro delle proprie terribili responsabilità nella mancanza di controllo che ha portato alla sfascio urbanistico a Marino;
- comunicato proprio di recente l’avvio della redazione di un nuovo PRG con varianti di salvaguardia (finalmente anche per questo).
E come fanno i poveri partiti che vivono dei legami con le lobby dei palazzinari a resistere in tutta questa ‘difesa del territorio e del paesaggio del M5S’ di Marino?
Il percorso del M5S a Marino, come altrove, non è facile, lo sanno tutti, sia simpatizzanti che avversari, viste le macerie in cui sono costretti a muoversi i nuovi arrivati, ma quello che manda ai matti la maggior parte degli oppositori a Marino è proprio il fatto che sul cemento, in primis, il M5S sta mantenendo il punto come promesso agli elettori, in modo ferreo.
E’ compito del sindaco Colizza e della Giunta dire cosa accadrà dal punto di vista organizzativo-amministrativo interno dopo i domiciliari al dott. Cuffaro, ha ragione in questo il PCI locale, e non ci sono dubbi significativi sul fatto che stiano per arrivare le risposte.
Ma sulla linea della difesa del suolo, dello stop alle speculazioni e della protezione dei cittadini con le giuste politiche di sviluppo urbanistico, con alla mano il programma elettorale del M5S, è bene che il sig. Prinzi e il sig Cecchi, per non dire anche il sig. Palozzi e la signora Silvani, si rassegnino … devono passare altri 1400 giorni all’opposizione ingoiando il rospo, anzi, … a contar bene qualche giorno in più.
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……….questi fanno du’ comunicati stampa ar mese e penzeno cosi’ d’esse “Partito” poi te chiedeno pure d’organizzaglie li dibbattiti…………fa callo antooooooo………..fa callo…………..
Credo sia da ringraziare pubblicamente la “redazione” che firma questa ricostruzione-commento sulla situazione politico-amministrativa locale. Non nel senso che lo si debba condividere: molte sono le cose, di ricostruzione e di commento che non condivido personalmente. Però va riconosciuto di svolgere una “funzione” di reale confronto politico. Democratico, pubblico, trasparente. Ecco, allora, approfittando di questa peculiarità – viste le assenze di confronti veri, ed invece la “fame di politica di confronto” che vige tra molta parte dei cittadini – non sarebbe male se, quasi supplendo ad un ruolo istituzionale che non viene esercitato, il giornale NoiCambiamo potesse organizzare, motu proprio, uno o più confronti pubblici. Tematici o generali. Credo che molti potrebbero essere disponibili e moltissimi i cittadini interessati. Comunque grazie e buon lavoro
…..e i rospi, si sa, sono notoriamente indigesti…………