Come sapete la nostra testata Noi Cambiamo si è attivata immediatamente attraverso l’Associazione Per il Cambiamento APS, che è l’editore e proprietario della testata, per contrapporsi al disegno escogitato dalla vecchia nomenclatura del PD di Letta di nominare il Sindaco di Roma Gualtieri, con il morente governo Draghi, Commissario del ‘Giubileo della Speranza’ del 2025 per realizzare un inceneritore.
L’intensa attività di approfondimento degli atti seguita per l’Associazione Per il Cambiamento sotto il coordinamento di Adolfo Tammaro, Paolo Barzilai e Tonino Dibello ha condotto ad allacciare importanti rapporti e ora alleanze con altri Comitati e Associazioni di Roma Sud e dei Castelli Romani.
Queste sinergie hanno portato il 27 febbraio scorso alla presentazione del Ricorso al TAR della Rete Tutela Roma Sud e Castelli Romani contro la realizzazione dell’inceneritore a S. Palomba. La Rete Tutela Roma Sud e Castelli Romani vede protagonisti i Comitati di Quartiere di Albano, Pavona e Cecchina, FARE Castelli, l’ANPI locale, la nostra Ass. Per il Cambiamento – Formiche di Marino, il circolo Legambiente Appia Sud “Il Riccio” e la sezione di Italia Nostra Castelli Romani – unitamente all’Associazione Forum Ambientalista e all’Azienda Agricola Ceglia.
Abbiamo sentito Adolfo Tammaro su quanto messo in atto con il Ricorso al TAR e questo è stato il suo commento: “Non ci è stata lasciata altra strada che ricorrere al TAR, ogni tentativo di ragionevole confronto con Gualtieri è stato da lui stesso fatto fallire miseramente. Questo ricorso è il no forte e chiaro verso un progetto molto dannoso. Tutta l’area marinese di Castelluccia, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole, ma anche Marino in collina, molti altri comuni dei Castelli Romani e buona parte di Roma Sud sarebbero interessati al problema delle polveri sottili e delle diossine che si spargerebbero nel raggio di diversi chilometri dall’impianto di incenerimento, tenendo conto anche dei venti prevalenti soprattutto verso i nostri territori della pianura di Marino“.
“Un importantissimo segnale” continua Tammaro “è stato dato poi da alcune istituzioni locali come i comuni di Albano e Ardea che con fatti concreti, e non con le solite inutili chiacchiere che vanno tanto di moda da noi, hanno presentato un Ricorso comune al TAR“.
“Non crediamo alle balle raccontate da Gualtieri” incalza Adolfo Tammaro “nessun impianto di questo tipo può definirsi ‘pulito’ e comunque farsi dare da Draghi i poteri speciali di Commissario per il ‘Giubileo della Speranza’ e poi comportarsi in totale contrasto con l’enciclica ‘Laudato Sii’ dovrebbe mettere in imbarazzo anche le alte gerarchie della Segreteria di Stato Vaticana che fino ad oggi sembrano complici silenti del progetto che finirebbe ben oltre il Giubileo del 2025“.
“Il prossimo venerdì 3 marzo si sta preparando il Friday for Future” conclude Adolfo Tammaro la sua analisi “e le informazioni di questo evento si possono trovare a questo link https://fridaysforfutureitalia.it/ . Questa è la manifestazione per il clima ideata dalla giovane Greta Thunberg. Le associazioni riunite contro l’inceneritore di S. Palomba e contro tutti gli inceneritori stanno organizzando per partecipare a questa manifestazione pacifica e ogni giorno di più di drammatica attualità. Spero che nessuno dei sindaci di retroguardia come Gualtieri abbia la faccia di partecipare a questi eventi“.
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