Curiosità: ‘Adda venì baffone’, le origini del motto partenopeo

di Gianna Santini

Il detto popolare ‘Adda venì baffone‘ è sicuramente molto appropriato in questi  tempi di caos, le  certezze che si sono acquisite nel corso degli ultimi decenni sembrerebbero crollare, lasciando un senso di smarrimento generale. Molti degli ambiti sui quali si basa la libertà e la democrazia sembrano essere circondati un  alone evanescente di fragilità.

Nella speranza di un domani migliore, con un sospiro molti pensano. … ‘Adda venì Baffone‘!

Ma lo sai perché si usa questo detto?

Le origini di questa esclamazione sono napoletane, La frase napoletana ha un significato positivo. Quando viene pronunciato il motto ‘Adda venì baffone‘, infatti, colui il quale ha espresso queste parole nutre il desiderio che una determinata situazione, o l’unione di tante singole circostanze, migliori.

Il modo di dire viene direttamente dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Il popolo napoletano era allora in situazioni davvero precarie per le vicissitudini belliche che stava affrontando. Ma, come è noto, la speranza di certo non è mai mancata ai partenopei. Si vociferava di un luogo ad est libero, nel quale il popolo troneggiava. La terra in questione era la Russia.

Chi è Baffone allora?

I russi avevano un solo e unico capo e quest’ultimo era il tremendo dittatore Joseph Stalin. La caratteristica fisica più evidente del sovietico erano dei folti e lunghi baffi. Per cui il baffone del modo di dire ancora attuale è proprio lui. In Italia, la Russia era percepita come un paese libero e avanzato.

I napoletani dal dopo guerra in poi continuarono a dire ‘Adda venì baffone‘ ogni qualvolta che le loro condizioni sociali ed economiche si facevano difficoltose, insomma con questo motto il desiderio di un domani migliore si concretizzava virtualmente. Il detto è oramai popolare ed è conosciuto e usato in tutta Italia.

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