Dura dichiarazione dell’ex Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Narcisi, del M5S, sulla maggioranza che amministra Marino sotto la guida di Cecchi.
“Più che inadeguati, dannosi” così esordisce Narcisi che poi dichiara “conoscevo già alcune persone chiave di questa nuova amministrazione ed in questi quasi due anni ho avuto modo di conoscere anche gli altri componenti, attraverso i loro (francamente pochi) atti e comportamenti.
Non mi aspettavo che facessero qualcosa di buono per la nostra città, sono, a mio giudizio, inadeguati ai ruoli che ricoprono, sia per competenze, che per visione e capacità di ascolto.
Non sono minimamente al passo con un mondo che cambia velocemente (in costante imbarazzo di fronte alle nuove tecnologie ed ai nuovi diritti) e sono i perfetti rappresentanti della vecchia politica: fenomenali nell’andare a caccia di voti e poi immobili nell’azione politica, tra promesse grandi e piccole non mantenute, fumo negli occhi (presenzialismo e patetiche feste e festicciole), rivendicazione di meriti che non gli appartengono e vecchie scuse che tireranno fuori alla prossima campagna elettorale (non c’erano i soldi, troppi vincoli, troppa burocrazia, colpa dell’opposizione irresponsabile e giù di lì..).
Qui però stanno andando oltre le mie già povere aspettative: stanno facendo dei danni che ci stanno riportando indietro.
Abbiamo fatto piantare centinaia di nuovi alberi e li stanno facendo seccare, avevamo reso il parco della Pace un gioiellino e lo stanno facendo scivolare nel degrado (e spero che gli alberi che hanno tagliato per far posto alle giostre di “Boville estate” fossero davvero secchi..), avevamo tolto lo spettacolo indecoroso dei secchioni per strada e stanno tornando le discariche cittadine..
Le foto che pubblico sono solo alcuni dei tanti esempi che purtroppo si possono fare.
E temo molto per i finanziamenti che avevamo ottenuto per il “costone”, il mattatoio, l’ulteriore tratto di pista ciclabile, la “villetta”.. e temo per il teatro, il Mitreo, il biodistretto, il PUCG (il piano regolatore, detto nella passata terminologia).
Sono davvero preoccupato per le sorti della nostra città, specie tra la rassegnazione, l’indifferenza o i complici silenzi di molti dei miei concittadini”.
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