La cittadinanza attiva lavora silenziosa

Nella nostra navigazione sulla rete ci imbattiamo spesso in cose poco piacevoli ma, fortunatamente, anche in altre che accendono il nostro sorriso come questa.

Una di queste è stata pubblicata su Facebook da Antonio Calcagni, infaticabile Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, che ci ha raccontato l’intervento effettuato il 28 novembre dai Volontari del Decoro Urbano, un gruppo di persone attive nella frazione e nato su iniziativa di Filippo Cuomo.

Questo è il testo del post

Se vi dovesse capitare di incontrare gente vestita con capi fluorescenti che si aggira per Santa Maria al mattino presto non abbiate timore. Sono i nostri Volontari del Decoro Urbano che vanno qua e là dove serve intervenire per pulire più o meno piccole aree NOSTRE, quelle che gli altri sporcano lasciando bottiglie, lattine, plastiche varie, eiezioni canine, recuperare sacchetti dell’immondizia colpevolmente abbandonati: sono i nostri figli, le famiglie che vivono accanto a noi, tutte persone che con noncuranza oppure volontariamente – come nel caso dei sacchetti – abbandonano i loro rifiuti perché pensano che, in fondo, se una cosa è di tutti non è nostra.

I Volontari però non si disarmano e – come altrove – stamattina Filippo, Gianni, Liborio e Maurizio hanno “aggredito” l’aiuola che si trova in via Giovanni Prati sotto le palazzine dopo Eurospin, oramai diventata una piccola giungla in cui, oltre a quanto descritto sopra, si trova anche un vecchio quadro di cantiere lì abbandonato (quello ritratto nella foto, ndr), chissà se ancora in tensione oppure staccato (sarebbe il caso che qualcuno avvisi l’ENEL*).

La mattinata è stata vivacizzata dall’intervento della pattuglia dei nostri Carabinieri, avvisati da qualche cittadino, che sono intervenuti per verificare come mai si alzasse del fumo. Eravamo sempre noi – perché i Volontari siamo TUTTI NOI – che cercavamo di disfarci dei rami e del troppo fogliame secco tolti dall’aiuola. Così prontamente abbiamo spento il fuoco, perché se un intervento causa dei fastidi a noi stessi vuol dire che non abbiamo raggiunto il fine che ci prefiggiamo, la prossima volta staremo più attenti.

C’è stato anche un momento toccante: quando Francesco, che abita lì, è uscito, ci ha portato il caffè dicendoci che ogni volta che ci vede all’opera “se ha un pensiero buono è per noi”. Beh, queste sono soddisfazioni, che ne pensate?

Continuate a darci una mano facendo da “sentinelle” della nostra frazione, faremo altrettanto cercando di resistere laddove il degrado cerca di avanzare, sostituendolo con il NOSTRO decoro: quello che vogliamo, che ci meritiamo perché È CASA NOSTRA, ANCHE CIÒ CHE È DI TUTTI.

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