Anche Rete Tutela Roma Sud ha partecipato al cammino del Tempo del Creato promosso dalla Diocesi di Albano in collaborazione con le realtà del volontariato cattolico. La Rete Tutela ha potuto, ancora una volta, informare i presenti sul tema dell’inceneritore e i suoi ‘difetti’ che vengono nascosti dai sostenitori di questa iniziativa affatto rispettosa dell’ambiente e del creato.
Ecco la dichiarazione di Rete Tutela Roma Sud: “Ringraziamo la Comunità Laudato Si’ Castelli Romani e l’Archeoclub Aricino-Nemorense Locanda Martorelli Via Appia Antica per averci dato l’opportunità di condividere la nostra preoccupazione per l’inceneritore con tante persone nuove. La consapevolezza delle persone è sicuramente utile a smuovere la politica, facciamo pressione tutti insieme.
Gli unici a guadagnarci sono Acea e i loro compagni di merende, che sono ancora in alto mare. Infatti il procedimento è ancora irto di ostacoli:
- Hanno fatto un business plan con costi altissimi per i romani e quando la cosa diventerà pubblica, addio consenso!
- Devono ancora aggiudicare la gara e la Regione deve ancora fare le verifiche per perimetrare l’area a rischio ambientale di Roncigliano.
- Devono ancora superare la valutazione di impatto ambientale e rispondere alle numerose osservazioni che abbiamo da fare.
- Ci sono i procedimenti penali e contabili pendenti per l’acquisto del terreno.
- L’Italia deve rispondere a ben 3 infrazioni sui rifiuti, e l’incenerimento previsto nel PNGR rappresenta un problema.
Insieme possiamo fermarlo!”.
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