Con “Sorridi Marino” il Sindaco Cecchi si è presentato agli elettori per dare un’immagine amena, gioiosa.
Alla luce di questi 3 anni di governo da parte sua non possiamo che complimentarci con lui per la perfetta scelta, “Sorridi Marino” si è concretizzato in un modo di governare che ha fatto di feste e sagre il suo mantra, costi quel che costi.
Tuttavia la cosa deve aver preso la mano ai signori (e signore …) che siedono a Palazzo Colonna: ci riferiamo all’infelice scelta di far allestire il Circo Incanto nel piazzale adiacente al nostro cimitero comunale, insomma un “Sorridi Marino” a domicilio, l’ultimo.
A tale riguardo anche Cinzia Minucci, con un post nella sua “Casa della Famiglia”, ha ritenuto di dover intervenire sollecitata dai numerosi messaggi e telefonate ricevute, perché poi a lei e non alla sorella Sabrina che ha il ruolo formale nell’amministrazione non lo capiamo … ma a Marino anche questo scambio di ruoli in famiglia non è la prima volta che accade.
Ad ogni modo con un acrobazia “circense” (perdonateci la battuta scontata), in un giro di parole la sorella della Vice Sindaca ha:
- iniziato col riconoscere che l’ubicazione di un circo ad un luogo sacro può destare perplessità;
- poi con abile salto si è fatta interprete dei sentimenti dei defunti che riposano al Cimitero di Marino, affermando che loro non proveranno dispiacere per questo “atto di coraggio” (di chi di grazia?);
- nel passo successivo si è messa nei panni delle famiglie (anche quelle dei defunti?) per dire che saranno grate di godere di momenti di leggerezza;
- chiosato dichiarando che questa è un’occasione di far vivere la nostra città (i defunti, anche se tardi, lo apprezzeranno).
Però le cose non vanno sempre come ci si immagina e qualcuno, non cogliendo lo sforzo di eloquenza fatto dalla sorella della Vice Sindaca, si è lamentato in un post perché durante le esequie di un proprio caro nell’aria si diffondevano le note di stornelli romaneschi provenienti proprio dal circo.
Insomma, lo slogan del Sindaco deve essere andato fin troppo oltre le aspettative volendo portare il “Sorriso” anche laddove le persone cercano raccoglimento, con buona pace per questi esercizi di narrazione che, come la rete dei trapezisti (ci perdonerete la nuova battuta), dall’esterno tentano di parare le cadute della sua Giunta.
È solo un nostro parere, ma riteniamo che in altri tempi il Sindaco Cecchi, la Vice Sindaca Sabrina Minucci e, a maggior ragione, l’intransigente e nostalgica sorella Cinzia avrebbero fatto fuoco e fiamme, magari incatenandosi davanti ai cancelli del Cimitero … invece oggi la narrazione funziona così: a più voci, ma sempre col sorriso.
A noi tutto ciò ricorda la scena in cui a Verdone, che vagava tra le tombe cercando un certo “Sorriso, Rise, Risata, come me vie’ da ride”, il custode del cimitero rispondeva “Shhh! C’è poco da ridere!”
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