Cecchi, la sua richiesta di scuse, i #nondiciamolo e la vecchia politica che incarna

Ancora una volta il Consigliere del CentroDestra Stefano Cecchi, uno dei pochi sopravvissuti in politica di quella folta schiera di uomini “del fare più o meno danni” capitanata dal 2006 in avanti da Adriano Palozzi e Fabio Silvagni, non perde occasione tra una buca in strada, una perdita d’acqua e un sacco dell’immondizia fuori posto, di intervenire sui social con una nuova e approfondita riflessione su chi governa e sui problemi giudiziari della criminologa Tibullo: eccolo, il suo ultimo commento integrale.

“Angela Tibullo è stata arrestata per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione in atti giudiziari e intralcio alla giustizia, aggravati dalle finalità mafiose. La nota criminologa faceva parte del Premio Letterario “Sandro Sciotti”, come membro della giuria, nominata dall’Amministrazione Comunale di Marino. Un episodio davvero disdicevole, che macchia un’iniziativa lodevole dedicata ad un Carabiniere tragicamente scomparso e incentrata sul tema della legalità. Una beffa dolorosa per tutta la comunità di Marino e in particolare per i familiari del Vicebrigadiere Sandro Sciotti e per l’Arma dei Carabinieri. Sono da sempre un garantista convinto, pertanto ogni individuo è colpevole solo ed esclusivamente dopo il terzo grado di giudizio, tuttavia ritengo doverose” sentenzia Cecchi “da parte dell’Amministrazione Comunale, delle scuse pubbliche verso i cittadini di Marino, la famiglia Sciotti e i Carabinieri.”

In effetti il tema è intrigante, si parla di aver scelto per una giuria di un premio letterario legato al ricordo della figura di Sandro Sciotti una nota criminologa sulla base della sua competenza riconosciuta nel suo settore. Oggi, dopo questa scelta avvenuta da tempo, si scopre che la criminologa è indagata e quindi l’Amministrazione di Marino dovrebbe chiedere scusa ai cittadini. Un sillogismo, per quanto discutibile, ma partorito certamente dalla mente del nostro cons. Cecchi che, evidentemente, deve essere incapace di  applicare a sè stesso lo stesso ragionamento per ben più gravi scelte e frequentazioni politiche negli ultimi 15  anni a Marino.

Infatti,  #diciamolo pure, questo misero argomento sembra molto meno interessante che commentare da parte del Cecchi gli arresti del suo alleato (decennale) in politica fino a due mesi fa Palozzi, o il supporto del Cecchi al sindaco di FI condannato nel 2015 per corruzione Fabio Silvagni, e che dire dei colleghi di maggioranza del CentroDestra – gli assessori Ottaviani e Catenacci – indagati nel 2016 per corruzione, o la scandalosa lottizzazione del Divino Amore da Cecchi sempre sostenuta con il suo voto in Consiglio Comunale, o del cemento senza pietà e senza servizi dal 2006 al 2014 a Costa Caselle, via Kennedy, via Aldo Moro, via Palaverta, via Curiel, etc etc … voluto dal suo centrodestra in un quasi decennio di (mal)governo, ma sempre con il supporto convinto del Cecchi …

Sì, in effetti il tema è intrigante, si tratta del tema  della dignità e dell’ipertrofia dell’ambizione che porta all’autocentraggio in politica … Chissà che il nostro Cecchi prima o poi non ce la faccia ad affrontarlo traendone le conclusioni dopo i danni arrecati a questo territorio in  un decennio?

O forse rimarrrà tra i #nondiciamolo su cui si sviluppa a parole e su carta la sua azione politica?

A voi la parola, signori lettori!

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