Carbonelli: il vincolo definitivo sull’area verde del Divino Amore in Gazzetta Ufficiale

di Marco Carbonelli –

Il dramma della pandemia porta in secondo piano un fatto che però ha una rilevanza straordinaria per il futuro di Marino: da ieri 22 aprile 2020 sono pubblici gli atti attraverso la Gazzetta Ufficiale che pongono un vincolo definitivo al cemento della speculazione edilizia del Divino Amore tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole.

A pagina 17 della Gazzetta Ufficiale il Decreto MIBACT si sancisce la sconfitta della cordata Palozzi, Silvagni, Cecchi e del centrodestra a loro asservito e la vittoria dei cittadini dei comitati ambientalisti e dell’attuale maggioranza M5S che governa Marino.

Questa notizia non la troverete nelle riviste patinate del candidato già in corsa del Centro Destra, nè la vedrete in molte altre testate.

Diciamolo, alcune cose è meglio dimenticarle da parte di alcuni per rifarsi una verginità politica.

Ma personalmente ho il piacere di raccontare e ricordare, per tutti coloro che con onestà intellettuale leggono questo poche righe, i dieci anni di battaglie dei Comitati Argine via Divino Amore (ADA), Legambiente Appia Sud ‘il riccio‘, Italia Nostra, l’Associazione ‘Per il Cambiamento’ e dell’Assemblea Contro la Cementificazione (ACC), i loro ricorsi al TAR Lazio mai discussi, l’opposizione ferrea e solitaria di Adolfo Tammaro dal 2011 al 2013, la firma sempre di Adolfo Tammaro e di  Enzo Candi delle lettere di diffida agli enti interessati e la loro adesione ai ricorsi dei Comitati, poi l’aggiunta nel gruppo dei difensori del Divino Amore di Carlo Colizza, Marco Cacciatore, Anna Paterna e Eleonora Di Giulio dal 2013 fino al 2015. E ancora, dal 2016, la svolta, con la Giunta M5S di  Colizza con l’Ass. Andrea Trinca che, tornato da Panama lasciando una avviata carriera universitaria, sapientemente tesse la tela delle azioni per  fermare lo scempio del cemento.

Poi il voto coraggioso e ripetuto dei Consiglieri Comunali M5S nel 2017 e 2018 di fronte alle lettere che li minacciavano di dover pagare in prima persona i danni provocati per fermare la speculazione, poi l’arresto di Palozzi e Parnasi per affari oscuri per cui oggi sono sotto processo legati alle indagini legate alla costruzione dello Stadio della Roma, e ancora l’allargamento nel 2018 del Parco dell’Appia Antica a prima firma Marco Cacciatore e Marta Bonafoni in Regione Lazio.

Infine, il vincolo definitivo MIBACT sull’intera area, del 2 aprile 2020, uscito ieri, definitivamente, in Gazzetta Ufficiale. La fine di un incubo per l’ambiente e per la qualità della vita di oltre 25.000 cittadini già residenti in quelle aree.

Questo vincolo, anche con la tremenda e drammatica emergenza in corso per il COVID-19, è motivo per moltissimi cittadini che ci hanno creduto, senza mai mollare, di grandissima soddisfazione.

Come promesso, grazie a tutti coloro che ho citato, li abbiamo fermati!