La storia delle formiche

Il 5 maggio del 2005, dopo l’ennesima caduta di un sindaco, stavolta di centrosinistra, a Marino per ragioni dovute alla speculazione edilizia e al mattone facile, viene fondato da un gruppo di 30 cittadini e cittadine il Comitato Salviamo Marino. Così comincia la storia delle formiche di Marino, persone della società civile, delle associazioni e dei comitati cittadini che dicono basta alla politica dei partiti tradizionali che gioca sulla pelle dei residenti e del territorio unicamente interessata a costruire nuove abitazioni e soddisfare le esigenze di lobby di costruttori locali.

Il Comitato si interessa sin da subito dei problemi concreti, con dossier presentati al Commissario prefettizio che nel frattempo sta amministrando Marino.

Ma sono due i temi ambientali su cui si concentra maggiormente il nuovo Comitato:

1. limitare lo scempio del cemento che si sta per avviare sul territorio;
2. contrastare l’inquinamento ambientale e acustico prodotto dall’aeroporto di Ciampino che nel Frattempo è passato da un milione di passeggeri a tre milioni in pochissimo tempo.

A fine giugno 2005 il Comitato Salviano Marino, assieme ad altri Comitati e Associazioni di Ciampino e Roma fonda il CRIAAC (Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino), una volta venuto a conoscenza dei piani di ENAC che vogliono fare arrivare l’aeroporto di Ciampino in pochi anni a oltre 12 milioni di passeggeri low cost all’anno.

Nel frattempo, nel febbraio 2006 il Comitato Salviamo Marino organizza con un giovane ingegnere urbanista, Andrea Trinca, il primo Workshop comunale per individuare le reali esigenze della popolazione e cercare di contrastare la valanga di cemento che sta per abbattersi sul territorio, specie nella pianura di Marino, tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole.

Nel novembre 2008 la situazione dei voli diventa sempre più insostenibile, si sono superati il 5 milioni di passeggeri, e dopo aver condotto un sondaggio tra la popolazione e coinvolto le scuole, Salviamo Marino organizza una Tavola Rotonda a S. Maria delle Mole sul tema della salute, gravemente impattata dall’inquinamento aereo. In quel periodo grazie alla pressione del CRIAAC si avvieranno gli studi sanitari SAMBA e SERA sul grave impatto ambientale che colpisce la salute dei bambini e degli adulti, dimostrando scientificamente l’impatto dell’inquinamento ambientale ed acustico.

Nel 2010 il Comitato si trasforma in Movimento per il Cambiamento – Lista Tammaro Sindaco, come realtà politica della società civile di Marino. Questo Movimento, chiamato per il suo logo da allora in avanti delle formiche, resosi conto negli anni precedenti con Salviamo Marino della politica in atto – disattenzione per l’ambiente con una raccolta differenziata al 20%, consumo del suolo con una cementificazione selvaggia e abbandono dell’etica nella politica con clientele e furbizie di ogni genere che l’amministrazione di Centro Destra allora al governo, guidata da Adriano Palozzi e ben rappresentata dai sig.ri Silvagni, Cecchi, Pisani, Prinzi ed altri, realizzava ogni giorno – inizia a proporre con semplicità ma grande fermezza un modo nuovo di vedere la politica, come servizio e senza interessi personali da realizzare sul territorio comunale.

Nasce proprio in questo periodo, nel dicembre 2010, il giornale delle formiche, Noi Cambiamo, testata cartacea e web indipendente, senza sponsor, finanziata dalle famiglie del Movimento per il Cambiamento.

La versione web del giornale, http://www.noicambiamo.it, oggi rappresenta ancora una voce libera che racconta, con gli occhi dei cittadini senza interessi di parte, i fatti che accadono a Marino.

Nel 2011 la campagna elettorale durissima per le formiche, da sconosciute che sono, si rivela un successo. Saranno oltre 1000 i voti della compagine delle formiche.

Infatti, a giugno 2011 viene eletto come consigliere di minoranza Adolfo Tammaro e cominciano tante battaglie, la più grande è quella per fermare la speculazione del Divino Amore, speculazione voluta da Palozzi, Cecchi e tutto il centrodestra con atti e delibere dell’agosto 2011.

Oltre un milione e trecentomila metri cubi per oltre 15000 nuovi abitanti tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole: questo è il progetto pensato con le società di Luca Parnasi dal centrodestra cementificatore e imbottito di palazzinari a Marino.

La distruzione finale di in un lembo verde di 100 ettari restati fino ad allora per lo più totalmente incontaminati e utilizzati per scopi agricoli ed allevamento.

Per contrastare questa follia speculativa il Movimento delle formiche si è fatto propositore nel giugno 2011 di un raggruppamento di forze ambientaliste denominato ADA (Argine via Divino Amore) che contrasterà, con l’aiuto di oltre 100 famiglie e associazioni di calibro regionale e nazionale come Italia Nostra e Legambiente, a livello di TAR con molteplici ricorsi e atti pubblici, la cementificazione immaginata, e per fortuna, oggi fermata definitivamente!

Dal 2011 si torna a votare nel 2014 e ancora una volta viene eletto in minoranza Adolfo Tammaro con la lista delle Energie Positive del Movimento delle formiche. Una nuova politica che ha presentato in quegli anni, e fino al 2016, una opposizione dura e puntuale al vecchio modo di fare affari a Marino con speculazioni e clientele.

Nel 2016, vista la grossa crescita nazionale del consenso verso il Movimento 5 Stelle, che porta avanti temi analoghi alle formiche in campo ambientalista ed etico, le Energie Positive del gruppo sono dirottate nella nuova tornata elettorale per contribuire alla vittoria del M5S, vittoria schiacciante che vedrà eleggere il sindaco Carlo Colizza nel 2016.

Le formiche entrano in maggioranza e in giunta con i loro rappresentanti, in particolare ricevono delle deleghe Adolfo Tammaro, Barbara Cerro e Antonio Dibello.

Nel 2020 il Movimento delle formiche decide di tornare a partecipare in prima persona come soggetto politico – in alleanza con il M5S di Marino – alla nuova tornata elettorale del 2021 presentando la lista Energie Positive-Nuova Marino.

Siamo consapevoli, come cittadini, che molto è stato fatto ma molto c’è ancora da fare, e riconosciamo, in grande umiltà dove non si sono raggiunti i risultati sperati in questi anni, che è necessario continuare a lavorare al cambiamento avviato dal 2016 per raggiungere una nuova Marino.

Per questo le formiche sono ancora in campo, con la loro proposta civica a difesa dell’ambiente e tutela del territorio dagli speculatori e dagli affaristi della politica, per la partecipazione dei cittadini, la cultura, il sociale e una migliore qualità della vita per tutti, senza clientele nè secondi fini.

Unisciti alle formiche per continuare a realizzare una nuova Marino!