Successo dei cittadini in lotta contro la Discarica Falcognana
Comunque sia, è un avvio di approccio positivo. E’ positivo che chiunque voglia misurarsi con i temi dell’amministrare la cosa pubblica – anche fosse un piccolo comune – si predisponga al servizio e quindi al bene collettivo. Collettivo, pubblico, della stragrande maggioranza dei cittadini: non di pochi potenti; di pochi amici; di pochi amici prepotenti. Quindi, nel caso che un eletto, ad esempio del comune di Marino, si ponga in questa ottica di servizio, ad esempio su un tema attuale, drammatico e bollente come quella della politica dei rifiuti, fa proprio bene. Ancor di più, oltre che sottolineare le decisioni dell’ultima ora di qualunque altra parte istituzionale, magari criticandole e combattendole – come i cittadini non eletti stanno facendo ormai da tempo – , farebbe bene a enunciare tutte le scelte (da rappresentante istituzionale eletto); a mostrare tutti i provvedimenti (da partecipe di una maggioranza che governa la città) che, anche grazie al suo contributo, può mostrare il comune di Marino come tra i più progrediti nelle politiche di Riuso, riciclo e raccolta porta a porta dei rifiuti urbani. Ma, chi enuncia quella frase di buonsenso non lo fa. Perché? Perché è timido? No. Perché non vuole appannaggi di meriti altrui? No. Semplicemente, perché il comune di Marino, tra gli ultimi nei Castelli romani (anche in questo, ormai da anni), non ha mai adottato nelle politiche dei rifiuti quell’invito al buon senso di esercitare secondo un servizio reso ai cittadini. Allora, la cosa è ancora più brutta, dell’errore e della incapacità politica e amministrativa mostrata fino ad oggi. Infatti, così divulgando (il buon senso a parole), si prendono in giro i cittadini, addirittura (nella stessa dichiarazione) si trova lo spazio per osannare il capo materiale, amministrativo, politico e morale dello sfacelo della politica dei rifiuti nel comune di Marino: Adriano Palozzi. Lo stesso che, codardamente, messo il culo al calduccio del Consiglio regionale del Lazio, non avrà neppure il coraggio, neppure il gusto politico di venire a misurarsi nella sua città natale del confronto amministrativo che vede la sinistra proporre una totale alternativa ai guai prodotti dalla destra. Ecco, tra le altre emozioni, e problemi, e aspetti variegati che questa vicenda di questi ultimi mesi sulla questione discarica Falcognana e su una certa politica dei rifiuti che l’ha determinata; non è cattiva cosa se ogni cittadino, sia esso impegnato o meno nel seguire le cose amministrative e politiche del comune di Marino; sia esso tra coloro che in precedenza hanno contribuito ad eleggere la destra al governo (e i suoi alleati) oppure no, facesse per qualche minuto questa riflessione “di merito”, tra le parole apparenti, strumentalizzate per coprire i comportamenti e gli atti e le scelte di ieri ( e ancora di oggi). Altra cosa, sarebbe un riconoscere di aver cambiato opinione, linea politica e dire che chi si opponeva aveva indicato la soluzione giusta. Ma questo non avverrà. Perché la politica di prepotenza della destra nostrana è iperberlusconiana: loro hanno ragione; se ne viene fuori un guaio è colpa dei comunisti e della sinistra; se noi tutti pensiamo che non hanno ragione è perché nessuno di noi capisce nulla! Ora, non so se il “moderato” Cecchi, tra i capi della destra marinese, in corsa per fare il sindaco a Marino, tra gli osannatori di Palozzi e fervidi sostenitori delle giunte di destra, interverrà “ a difesa”; o se si vergognerà un po’ di strumentalizzare le parole di buon senso; oppure farà finta di nulla. Ma i cittadini, in ogni caso hanno la propria testa per ragionare, pensare, decidere e comportarsi di conseguenza: sui rifiuti, come sull’intera politica amministrativa.