Il dato fa impressione ed è stato ufficializzato il 2 maggio direttamente dal Sindaco Colizza. Il censimento sulle utenze TARI effettuato nei mesi scorsi per avviare il Porta a Porta ha permesso l’individuazione di circa 4.000 casi sospetti di utenti non registrati negli elenchi che pagano la TARI, cioè la Tassa sulla raccolta dei rifiuti.
Essendo le utenze 18.000 in tutto a Marino, si capisce subito come questo dato dei 4.000 presunti evasori totali sfiori il 25% di evasione completa.
E chi ha pagato per questi signori in questi anni?
Questa informazione, associata al recente provvedimento dirigenziale del 30 aprile scorso, che determina un recupero previsto sulla TARI di circa 1.500.000 di euro solo per il 2017, dà l’idea di come sia stata condotta, in questi anni, dalle precedenti amministrazioni di centrodestra, la verifica comunale dei pagamenti e delle utenze.
Un altro buon risultato del M5S, non c’è che dire.
Dunque, se i ‘grillini’ sono incompetenti, quelli di prima cosa erano?
A voi la risposta!
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Se fosse confermata questa notizia, tutta da verificare nella sua incredibile gravità, il Comune di Marino risolverebbe gran parte dei problemi dei marinesi; infatti, facendo semplicemente due conti, una evasione di un minimo di 200 euro a famiglia annui, moltiplicata per 4000 evasori, equivale a 800.000 euro; poiché la legge permette accertamenti retroattivi per gli ultimi cinque anni, ai quali vanno aggiunte sanzioni salate ed interessi maturati, abbiamo un risultato facile facile: 800.000 x 5 = 4.000.000 (quattro milioni) di euro + sanzioni ed interessi sfioriamo i 7.000.000 (sette milioni) di euro ! Attendiamo fiduciosi, da Cittadini paganti (e fessi, in questo Paese al contrario….) che gli Uffici comunali preposti portino a termine il lavoro di accertamento e di riscossione, informando gli onesti sui risultati dell’attività svolta. Quello che le vecchie e fallimentari amministrazioni di destra non hanno saputo (o non hanno voluto…) fare, lo chiediamo a gran voce a questa nuova amministrazione grillina, che fa dell’onestà e della trasparenza le sue due prime parole d’ordine.