Rinvio a giudizio. Questa la decisione della Procura di Roma per 15 persone nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Tra i vari indagati, i pm hanno chiesto il processo per Luca Parnasi – noto imprenditore in ambito edilizio nell’area romana -, per l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio ed ex sindaco di Marino Adriano Palozzi, per l’ex assessore regionale Michele Civita, per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Davide Bordoni e per Francesco Prosperetti, soprintendente ai beni culturali di Roma. I reati contestati vanno dalla associazione a delinquere alla corruzione fino al finanziamento illecito.
Parnasi è ritenuto dai pm, guidati nelle indagini dal procuratore Ielo, la figura di riferimento nell’associazione a delinquere: secondo l’accusa ha cercato di pilotare le procedure amministrative per l’approvazione del masterplan del nuovo stadio in conferenza dei servizi nel febbraio 2018. La Procura ha inoltre ottenuto nelle scorse settimane il giudizio immediato per l’ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, per il suo ruolo di mediazione nell’operazione, dopo l’incarico avuto dal M5S capitolino.
Infine, i magistrati hanno deciso di stralciare il filone di indagine che riguarda il finanziamento alla politica che riguarderebbe 400mila euro che Parnasi avrebbe elargito a Fondazioni legate al Pd e alla Lega, e delle utilità in favore di un esponente romano del M5s.
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