Il tema del rientro nei termini di legge del rumore prodotto dall’aeroporto di Ciampino è sempre al centro dell’attenzione. Lo scorso 18 Marzo 2019, ai bordi dell’aeroporto di Ciampino, è andata in onda la trasmissione TV di RAI 3 ” Buongiorno Regione “, programma che anche in occasioni precedenti aveva seguito con interesse le vicissitudini dei cittadini residenti nelle zone limitrofe all’aeroporto di Ciampino, oltre che i cittadini dello storico comitato del CRIAAC (Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino) che dal 2005 lotta per il ritorno alla legalità dell’aeroporto.
Erano presenti per la trasmissione televisiva oltre che la truppe della RAI , le associazioni ambientaliste CRIAAC e Legambiente, l’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile), il comune di Marino con il suo primo cittadino Carlo Colizza, l’assessore Adolfo Tammaro, il consigliere alla sicurezza Tonino Dibello e un nutrito gruppo di cittadini sensibili a queste tematiche. Dopo anni di lotte, a dicembre 2018 il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha approvato il piano di contenimento rumore con un serrato programma che dovrebbe portare alla riduzione di oltre il 35 percento dei voli a Ciampino per rientrare nelle norme già dalla fine del 2019 e comunque non oltre la fine del 2020. Nonostante questa decisione molte sembrano le opposizioni al provvedimento, con ricorsi al TAR da parte sia di Ryanair sia di AdR, che, si è appreso, avrebbe recentemente intentato ricorso contro lo stesso Ministero dell’Ambiente contro la riduzione dei voli prevista. Inoltre, i cittadini si sono lamentati per la nuova traiettoria di decollo su Santa Maria delle Mole che, da fine dicembre 2018, è stata autorizzata sperimentalmente dall’ENAC nel tentativo di dimostrare che il rumore si può ridurre senza ridurre i voli. La lamentela dei cittadini all’azione unilaterale sperimentale sta a dimostrare, accanto ai dati dell’ARPA Lazio anche lo scorso mese fuori legge per i limiti del rumore, come questa sperimentazione ENAC risulti ancora una volta un semplice palliativo (come altre modifiche di decollo adottate negli anni scorsi, e che l’unica strada percorribile resta quella indicata dal Ministro e dallo stesso Piano AdR: la riduzione consistente del numero dei voli.
Il CRIAAC resta comunque sempre vigile, da quanto visto anche su RAI3 perchè, come ha dichiarato il suo portavoce Roberto Barcaroli la strada per arrivare all’applicazione reale delle norme è ancora lunga e irta di ostacoli. Per questo è necessario mantenere alta l’attenzione sulle tematiche ambientaliste, per il bene di tutti i cittadini.
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