Raccolta differenziata a Marino: i numeri, i fatti e le riflessioni del cons. Blasetti

Marco

5 anni fa

Tra i temi centrali del programma del M5S a Marino, assieme allo stop al cemento al Divino Amore e alla razionalizzazione delle spese comunali, c’era l’avvio della raccolta differenziata Porta a Porta.

Da oltre un anno il Porta a Porta è stato introdotto a Marino, certamente con fatica e qualche disguido iniziale, e si sta per completare la sua implementazione su tutto il territorio, anche nel centro storico, ultimo dei perimetri previsti nell’inserimento proprio per le sue peculiarità.

I risultati a livello generale sono rappresentati dai numeri e sono poco manomissibili. La componete indifferenziata raccolta si è ridotta del 40%, dato impressionante, per oltre 600.000 kg al mese di rifiuti che non finiscono più in discarica. Questo ha fatto raggiungere il comune di Marino circa il 50% complessivo di differenziazione, cioè più del doppio del passato, con un impatto immediato sulle bollette TARI che, come si apprezzerà nelle prossime rate, subiranno una diminuzione sia per il residenziale che per le attività produttive e commerciali. Al contempo, con il censimento messo in atto per la consegna dei mastelli, sono emerse molte utenze che non pagavano la TARI, utenti che ora sono anche loro parte della raccolta e che finalmente concorrono al pagamento dei costi.

E’ evidente che ci sono ancora problemi, soprattutto legati a molti incivili che lasciano in strada, nei cestini per le piccole carte nelle piazze, nei viali o anche nei boschi, come succede ancora a Parco Ferentano, i loro sacchetti indifferenziati. Gente che probabilmente non ha mai pagato finora la TARI e che cerca di sfuggire all’assegnazione dei mastelli. Ma a parte gli incivili, che hanno sempre più vita difficile con le molteplici fototrappole poste a rotazione sul territorio, si va certamente verso una normalizzazione delle situazione che, oggettivamente, rende oggi Marino più civile e ambientalista del passato. Il resto delle argomentazioni, spesso in bocca alla politica o ai seguaci del vecchio sistema clientelare del centrodestra, relativamente a questo servizio sembrano davvero aria fritta, ‘sulo pe parlà‘ …

“L’avvio del Porta A Porta indubbiamente ci ha fatto crescere sotto molti aspetti” commenta soddisfatto su Facebook l’attivissimo Consigliere M5S Alessandro Blasetti. “In un anno siamo passati dal 25% delle precedenti amministrazioni, al 50% di differenzaziata con una ricaduta positiva nelle quantità di solo indifferenziato che da un milione e mezzo di kg/mese è passato a circa novecento mila kg/mese. In parallelo il livello di controllo del territorio ha avuto quell’accelerazione necessaria, mai successa precedentemente, con l’istallazione di fototrappole mobili che hanno cominciato ad individuare chi non vuole saperne di una normale gestione dei propri rifiuti.”

Se poi i cambiamenti futuri arriveranno a raggiungere una migliore e costante pulizia delle strade, pulizia oggi molto deludente, e una più adeguata manutenzione del verde pubblico, anche le giuste lamentele che si registrano su questi temi da parte dei cittadini potranno essere archiviate.

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