Coinvolgente il pomeriggio dello scorso sabato nell’Aula Consiliare del Comune di Marino con la presentazione de Il tessuto bianco, ultima fatica dell’autore marinese Marcello Di Fazio. Molti i presenti intervenuti nonostante il maltempo ad applaudire gli interventi in particolare declinati sullo sfondo della programmazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali in occasione della prossima Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in quanto il romanzo, tra i molteplici argomenti legati al percorso nascita in cui si muove, introduce nel mondo della narrativa il concetto di violenza ostetrica. Un’emozionata Irene Raparelli, volontaria de La Goccia Magica OdV, ente promotore dell’evento, nonché moglie dell’autore ha introdotto all’incontro testimoniando una lunga e complessa gestazione del manoscritto durata ben tre anni. Molto partecipi le rappresentanti dell’amministrazione comunale presenti Paola Tiberi (vicesindaco e Assessore alla Cultura) e Barbara Cerro (Assessore alle Politiche Sociali) che ha riportato di aver letto il libro tutto d’un fiato e di aver particolarmente apprezzato l’attenzione dell’autore ai legami intergenerazionali che sottendono alla presa di coscienza da parte delle donne verso percorsi decisionali soddisfacenti. “Non è affatto semplice parlare della violenza ostetrica, Marcello è riuscito a farlo in modo gentile” ha detto Michela Cericco, presidente de La Goccia Magica OdV, che ha descritto con chiarezza come si sia verificato negli anni che un’organizzazione di volontariato nata per il sostegno alle donne che allattano si sia ritrovata a portare all’attenzione delle istituzioni in maniera attiva a partire dalla campagna social #bastatacere un problematica di portata sconcertante, seppur spesso socialmente accettata perché non riconosciuta, recentemente codificata come violenza di genere dal Consiglio d’ Europa. Interessante poi l’analisi del testo interpretata dalla dott.ssa ostetrica Carla Oliva, che ha posto l’accento sulle dicotomie fisiologia/medicalizzazione, competenze innate/aspettative di ruolo descritte nel libro, e sulle pagine più toccanti e realistiche permeate dalla sensibilità dell’autore, lasciando poi a lui stesso la parola. “Il messaggio che Il tessuto bianco cerca di passare è relativo alla responsabilità individuale nella scelta del proprio percorso di vita: nel lavoro, nelle relazioni, nel percorso di trasformazione che porta alla nascita” ha detto Di Fazio “L’invito è a porsi delle domande, a colmare le asimmetrie informative, a valutare il peso della delega delle proprie scelte”. A conclusione dell’evento gli attori Ombretta Ciccarelli e Angelo Pelagalli hanno interpretato alcuni passi del libro, con trasporto, lasciando ai presenti la curiosità di leggere oltre.
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