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Discarica della Falcognana: in molti il 30 novembre a protestare, politici, cittadini e comitati

Il 30 novembre scorso molti cittadini si sono dati appuntamento davanti allo spazio di accesso della potenziale nuova discarica dei rifiuti urbani di Roma alla Falcognana. Tra i cittadini anche diversi politici, nazionali e regionali, che hanno affiancato la protesta. l’On Renato Brunetta (FI) si è incatenato simbolicamente davanti all’accesso del sito dichiarando che personalmente è pronto come nel passato a dare battaglia per impedire l’utilizzo di questo sito, che come è noto si trova nelle vicinanze della sua residenza e tenuta vinicola.

Il governo affronti l’emergenza rifiuti a Roma, garantendo il rispetto delle normative e la tutela della salute dei cittadini“, ha dichiarato Brunetta che ha sottolineato “se il mio amico Salvini ha bloccato i camion a Civitavecchia, io li bloccherò alla Falcognana. La legge e le direttive europee vietano il conferimento dei rifiuti urbani in questa zona“.

Presente anche il consigliere regionale Marco Cacciatore (M5S), accompagnato da alcuni attivisti del territorio di Marino e anche alla presenza del Responsabile per il Comune di Marino sul controllo della Raccolta Differenziata ing. Rinaldi. Cacciatore ha  partecipato all’intera assemblea organizzata dal Comitato dei cittadini che ha indetto l’evento. Nel suo intervento, Cacciatore ha ribadito la sua opposizione a ogni ipotesi commissariamento di Roma sui rifiuti, “questa decisione si tradurrebbe nella riapertura forzata di diversi impianti o discariche ora fermi, con il rischio di colpire la popolazione che non li vuole a causa dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle persone.” E ancora Cacciatore ha proposto la sua idea per uscire dall’empasse “sono convinto che la ricetta per superare l’emergenza rifiuti della città di Roma sia, oggi più che mai, aumentare la raccolta differenziata dell’organico, incrementando così la trasformazione di essa attraverso il compostaggio. La voce dei cittadini di Falcognana – come di altri siti che hanno già pagato un alto prezzo ad una cattiva gestione del ciclo dei rifiuti – è per me più importante di tutto“.

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