Abbiamo ricevuto questo commento sotto pubblicato a riguardo della costruzione che si sta avviando in questi giorni presso la via Collodi all’entrata del Parco Falcone a Santa Maria delle Mole. Nella massima trasparenza pubblichiamo integralmente la nota del sig. Emanuele De Giorgi che ci ha scritto in qualità di Accomandatario della Società Edilizia Altavilla 74. Non ci è possibile verificare quanto qui viene dichiarato e a maggior ragione sarà opportuno conoscere prima possibile le risultanze dei controlli interni avviati dal Comune di Marino su questa vicenda che data il suo avvio a quasi 50 anni fa.
Una sola puntualizzazione: Giovanni Falcone non era un onorevole, se con questo termine si vuol intendere un politico eletto nelle istituzioni più rilevanti di questo Paese, ma un magistrato. Fu vittima della mafia a Capaci (Palermo) insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Era il 23 maggio 1992. Un giorno che molti italiani ancora ricordano con dolore.
Nota dal sig. Emanuele De Giorgi
Trovo una profonda scorrettezza nel raccontare una storia da un solo punto di vista, quindi è il caso che vi venga data anche l’altra parte della storia di questo terreno, al fine di favorire una valutazione più oggettiva della situazione.
Il terreno completo, inclusivo di quella porzione che oggi è chiamata Parco Falcone, fu acquisito da mio nonno, Giuseppe MASCIOLI, nel 1974. Il fine era quello di edificare in una area che ai tempi era in espansione. Nel 1976 venne messo in atto l’esproprio da parte del comune e vennero “gettate le basi” dell’attuale Parco Falcone. Dico gettate le basi perché, per stessa ammissione del Sig. Antonio Calcagni, tale parco era in condizioni pessime. Nonostante ciò, il pagamento del suddetto esproprio fu terminato nel 1996, a distanza di 20 anni dall’atto. Per la parte di Parco Falcone.
La restante porzione, oggi pietra dello scandalo, è rimasta proprietà della società edilizia, che ha provveduto a pagarne regolarmente le tasse e a fornire adeguata manutenzione.
Finalmente, dopo più di quaranta anni di attesa, sono stati erogati i permessi necessari alla costruzione, in progetto da prima che il Parco stesso esistesse (scusate la cacofonia).
Va ricordato che, in uno stato di diritto, differente dalla dittatura, l’esproprio è un atto che viene fatto a favore della società, ma non può essere a discapito del privato. Un dilazionamento di 20 anni nel pagamento del suddetto esproprio già di per sé costituisce un danno.
In ultimo, benché lodevole l’iniziativa di intitolare il parco all’onorevole Falcone, va ricordato che si è sempre battuto a favore dei lavoratori onesti, chiunque essi siano. Nascondersi dietro il nome di una grande persona, per perseguire i propri fini e mantenere il solo impatto estetico di una zona (e non è neanche detto che questo venga rovinato) rappresenta solo un modo per infangare suddetto nome.Emanuele De Giorgi, Accomandatario della Società Edilizia Altavilla 74
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Caro Sig. De Giorgi visto che ha reso pubblico il suo punto di vista ci spiega perchè fino ad oggi non le avevano rilasciato i permessi a costruire?
E se ci fa anche i nomi dei politici e tecnici che hanno interrotto (per così dire…) la sua pratica edilizia, e magari anche i motivi dell’interruzione, sarebbe un ottimo spunto di chiarezza su come ha funzionato a MARINO il grande affare delle costruzioni.
Certamente il Signor De Giorgi saprà spiegarci anche perché ha dovuto aspettare 20 anni per il pagamento dei diritti di esproprio. I Cittadini di S.Maria delle Mole e di Marino hanno il diritto di sapere. Grazie
La cosa che sconcerta è che ad una società di costruzioni vengano rilasciati permessi a costruire per degli appartamenti (credo, correggetemi) nelle adiacenze del parco Falcone (come già fatto dal lato dell’area pic-nic) che può così ulteriormente essere cinto da altri palazzi, come se niente fosse.
Prevale l’interesse del soggetto privato, in questo e in molti altri casi.
S.Maria è piena di nuove abitazioni, moltissime sfitte. Quante tasse pagano i costruttori e gli immobiliaristi per lasciarle in tale stato mentre molta gente fatica a pagare affitto o mutuo ?
Quale emergenza demografica giustifica il rilascio di titoli a costruire ?
Con tutte le nuove case in costruzione, più quelle sfitte, quali servizi in più ha S.Maria delle Mole ? Nessuno.
La società di costruzione con un parco davanti ha un notevole vantaggio, in termini di mercato, rispetto ad altri luoghi. Come pubblicizzerà la vendita ? Beh, è grazie a numerosi cittadini che potrà chiedere di più al metro quadro. Di certo, tutti quelli che hanno lavorato volontariamente per recuperare il Parco non hanno preso un euro da chi venderà gli appartamenti.
Non so se c’è qualche legge in merito, e neanche mi interessa, la più profonda ingiustizia è questa. Al di là dei titoli di proprietà.
E vorrei vedere che un proprio bene non debba essere manutenuto nel corso degli anni: cosa c’è quasi da vantarsi in ciò ? E ci si pagano le tasse sopra, certo, non mi sembra che ciò abbia mandato fallito qualcuno, allorché sarebbe stato grave.
Una domanda: a quanto al metro ? E scusi il disturbo se davanti al palazzo di prossima costruzione c’è e ci sarà per sempre (spero) un parco pubblico.
Sig. De Giorgi, se anche fosse vero tutto ciò da lei citato, essendo trascorsi tanti anni, ormai esiste un parco da più di venti anni, unico fazzoletto di terra a Santa Maria delle Mole dove possiamo portare i nostri figli, al di là del nome, è un parco, l’unico esistente.
Capisco le sue rivendicazioni di proprietà dai tempi di suo nonno, ma si è ben guardato i suoi interessi economici, come tutti i costruttori!
Poteva mettersi una mano sulla coscienza, e fare qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri costruttori, magari DONARE alla popolazione un’ampliamento del parco, a bene di tutta la comunità.
Invece, per l’ennesima volta, assistiamo ad un degrado sociale avvalato in silenzio dal comune che sta permettendo tutto ciò, come sempre a discapito dei nostri figli!
Quanti buchi di appartamenti ci farà in quel posto ristretto?
Le auguro di non venderne neanche uno e di darseli tutti in faccia!!
Ovviamente tutto ciò che è stato affermato è documentato e documentabile, ma apprezzo la trasparenza con cui avete reso pubblico il mio commento (alcuni avrebbe nascosto o glissato, ponendo al centro il loro solo punto di vista).
Ps: onorevole era inteso come meritevole di onore e non come carica istituzionale.