La notizia del rilascio di una ‘presunta’ licenza – poi rivelatasi di fatto non esistente – per una antenna telefonica nella zona di Castelluccia ha visto attivare alcune associazioni e cittadini con una petizioni per bloccarne la realizzazione.
In realtà, a quanto si apprende dall’Ass. Andrea Trinca, non c’è nessuna licenza rilasciata ma un iter ancora in corso, l’iter in questi casi per il 5G è tra l’altro specifico e non prevede licenze, ma a quanto si legge tra le righe non c’è nessuna intenzione da parte dell’amministrazione di Marino di autorizzare alcun chè a cuor leggero in questo ambito.
Infatti, se da un lato ci sono i diritti acquisiti nel 2018 dei gestori telefonici che si sono aggiudicati con un’asta miliardaria (con entrate allo Stato centrale) le bande di frequenza per la nuova tecnologia 5G, tecnologia innovativa dell’Internet delle Cose (IoT) che prevede una ben determinata pianificazione autorizzata a livello nazionale e contro cui ben poco possono cittadini e comuni – dall’altro c’è la facoltà, in questa fase del progetto, dei comuni non obbligati alla sperimentazione nazionale ad assumere iniziative di prudenza nei riguardi di queste installazioni.
Tornando sulla licenza fantasma con cui, a quel che si vede, si sono allarmati i cittadini, l’Ass. Trinca ha evidenziato sui social la situazione e il suo pensiero: “Voglio qui chiarire e precisare che ad oggi nessun permesso è stato concesso in tal senso per alcuna antenna, rassicuro pertanto tutti coloro che si sono fatti promotori della petizione riportata dai social media e che dunque risulta errata nell’oggetto.”
Conclude quindi Trinca: “posso garantire ai cittadini la massima attenzione dell’amministrazione ai luoghi sensibili del nostro territorio ed alle tematiche ambientali sulle quali ci siamo da sempre adoperati con atti amministrativi concreti e come sancito anche da un’importante indirizzo programmatico già adottato dalla Giunta“.
Giunta che, da quanto riferiscono fonti interne, sta lavorando da tempo al tema delle antenne 5G da un punto di vista politico e di cui non va escluso un intervento a breve con un atto per regolamentare su Marino, non solo per questa antenna ma per tutte quelle del 5G, le installazione sul territorio.
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Scusate, sono state pubblicate
1) il comunicato di Italia Nostra Marino
2) la dichiarazione dell’assessore all’urbanistica
ma come Assemblea contro la Cementificazione abbiamo fatto uscire la storia, in termini corretti riteniamo, già diversi giorni fa e comunicandolo agli organi di informazione, tra i quali il vostro.
L’unico a pubblicare la nostra lunga ricostruzione della vicenda è stato “Controluce” il 16 di marzo
https://www.controluce.it/notizie/marino-rilancio-della-viticoltura-meglio-un-ripetitore-telefonico/
Comunque, abbiamo ulteriormente puntualizzato in altri due successivi articoli sul nostro blog http://stopcemento.noblogs.org
E stiamo dialogando con l’assessore all’urbanistica per avere delucidazioni non su quello che intendono fare gli uffici tecnici in futuro ma su come è stato possibile rilasciare 3 autorizzazioni paesaggistiche (quella delle Molette e altre due per un ripetitore già esistente a via dei Ceraseti), visto che abbiamo molte, moltissime perplessità e alla richiesta atti inoltrata il 9 marzo non c’è ancora stata data risposta, nonostante un paio di solleciti.
Vi ringraziamo, sperando che prendendo gli articoli e i comunicati da chi ha reso pubblica la vicenda avendo preso visione delle autorizzazioni paesaggistiche possa in qualche modo condurci nella direzione giusta.
Quella della salvaguardia del territorio dalle speculazioni di chi al posto delle vigne preferisce piantare ciò che abbiamo chiamato i “pali della cuccagna”