Quello che nel PD locale si sta consumando in queste ore è una frattura, una nuova frattura si potrebbe dire, a valle dell’ultimo consiglio comunale. Le ragioni non sono però di politica locale, ma di principio. I responsabili nazionali e dei vertici locali Astorre e Maugliani (il primo è un senatore ben noto a Marino che controlla strettamente il territorio e i movimenti del PD locale da quasi 20 anni) si esprimono per l’espulsione dal PD del Consigliere Marco Rapo, subentrato da pochi mesi a Eleonora Di Giulio.
I principi richiamati si ‘schiantano’ provocando una frattura apparentemente insanabile nel dibattito locale svoltosi sulla cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, con conseguente ritiro della cittadinanza onoraria di Mussolini, che ha visto due giorni fa tra i protagonisti il cons. Rapo del PD. Rapo ha presentato un lungo documento, pubblicato anche sul web, in cui illustra la sua posizione ‘laica’ al tema del periodo fascista, analizzando varie voci, ma con un intento di trattare la questione senza una posizione di parte, non schierandosi. Duro il comunicato dei responsabili del PD.
“Le posizioni espresse dal consigliere comunale di Marino Marco Rapo non sono compatibili con i valori del Partito Democratico” hanno subito precisato Astorre e Maugliani. “Dopo aver letto l’intervento con il quale il consigliere comunale ha argomentato la sua contrarietà alla richiesta del gruppo consiliare del Partito Democratico di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e a concederla alla senatrice Liliana Segre’ abbiamo deciso di deferire il consigliere alla commissione di garanzia provinciale del partito che , siamo certi , interverrà con la massima celerità e, speriamo durezza. È nostro auspicio che l’avvocato Rapo possa trovare quanto prima formazioni politiche più vicine ai suoi valori. L’arco costituzionale ci offre purtroppo una certa gamma di formazioni politiche che fanno del revisionismo storico quando non addirittura dell’antisemitismo, un proprio tratto identitario. Il Partito Democratico è e sarà sempre un’altra cosa“.
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