Intervista ad Anna Maria Gavotti: presente, passato e futuro di una professionista esemplare

di Marco Carbonelli –

Da qualche settimana le comunicazioni  ufficiali verso i media del Comune di Marino non vedono più la firma di Anna Maria Gavotti. Un’importante scelta di vita ha condotto Anna Maria Gavotti verso altri obiettivi personali, non più nella Pubblica Amministrazione locale. Anna Maria ha, infatti, preso un periodo di aspettativa già da qualche settimana per stare vicino ai suoi genitori anziani dopo una lunga e professionalmente ineccepibile carriera nel comune di Marino. Conosco Anna Maria Gavotti da circa 20 anni e a lei, alla sua grande competenza, professionalità e anche generosità, debbo il mio inserimento nell’ordine dei Giornalisti Pubblicisti del Lazio. Anna Maria allora era Direttore di una testata locale, L’un per l’altro, legata al volontariato nei castelli romani e per molti anni accolse i miei articoli e mi consentì di raggiungere gli stringenti requisiti per superare l’ammissione all’ordine. Oggi ho voluto incontrarla per parlare un po’ con lei del suo presente ma anche del suo passato come dipendente del Comune di Marino. Dall’intervista esce a mio parere il grande spessore umano di Anna Maria, abile e affidabile, e la sua grande capacità di rappresentare la realtà con un linguaggio lineare e chiaro.

Cara Anna Maria, qual è il tuo stato d’animo ora che sei entrata in questa nuova fase della vita? Si è presentato qualche rimpianto al tuo cospetto dopo le prime settimane?

Devo dire che fare il passaggio di consegne con il mio Dirigente e riconsegnare le chiavi dell’ufficio mi ha un po’ emozionato. Prima o poi doveva accadere, ma è successo ora con un anno e mezzo di anticipo sulla data del mio pensionamento per età. Non era previsto, non ho avuto modo di prepararmi. Ho dovuto prendere una decisione e l’ho fatto con il cuore. Tra il lavoro (che mi piace tantissimo) e la famiglia di origine in difficoltà ho scelto quest’ultima. Anche se è faticoso e sicuramente avrò bisogno di un aiuto ulteriore, ma così ho messo un punto fermo. Indietro non si torna. Certo mi sarebbe piaciuto fare altre esperienze, mettermi alla prova ancora su eventi che certamente questa Amministrazione ha in animo di realizzare. Ma ora il mio impegno ha preso un’altra direzione.

Quali sono stati i momenti più entusiasmanti della tua lunga carriera nel settore della comunicazione a livello comunale?

I momenti belli erano quando ti chiamava qualche emittente televisiva per una intervista al Sindaco di turno. E’ accaduto spesso e ne hanno beneficiato tutti.

I rapporti con la stampa si costruiscono giorno per giorno. Inviando i comunicati stampa e rispondendo alle richieste dei colleghi che avevano necessità di approfondire una notizia o un argomento di interesse pubblico. Lì devi rapportarti o direttamente con i Sindaci o con i loro portavoce e fare da interfaccia sempre disponibile. Così ho costruito la Mailing List con oltre 300 tra testate, corrispondenti, free lance, fotoreporter, ecc. che ora è a disposizione di chi verrà dopo di me.

Ricordo con piacere anche le Conferenze Stampa che si convocavano per le varie edizioni della Sagra dell’Uva, alle quali partecipavano sempre molti colleghi ed emittenti radio televisive anche nazionali. Due di queste le abbiamo fatte a Palazzo Valentini nell’allora sede della Provincia di Roma arricchite anche dalla presenza di figuranti in costume delle nostre associazioni culturali e dei Vip che si sarebbero esibiti nel corso della manifestazione.

Molto emozionanti anche gli eventi dello scorso anno dedicati all’anno Dantesco che mi hanno visto condurre in diretta streaming parecchie serate culturali e musicali da palazzo Colonna oltre ai Concerti alle Cave di Peperino che ho avuto l’onore di introdurre.

Anche l’evento che ha avuto protagonista IL TRE nella Cavea “A. Sordi” al Parco della Pace di Cava dei Selci è stato entusiasmante: l’idolo dei giovanissimi, da me intervistato, si è esibito un una performance artistica molto apprezzata ed ha regalato alla città di Marino il suo primo disco d’oro.

Quale, invece, il momento professionale più critico e da cosa è stato generato?

Come ho avuto modo di dire alla testata Informalibera.com come Addetto stampa del Comune di Marino ho lavorato a fianco di Sindaci di varie appartenenze che mi hanno lasciato ampia libertà di espressione. A volte affiancata da colleghi che si occupavano più della parte politica. Nel corso di una Sindacatura (quella del primo Palozzi) purtroppo mi sono voluta allontanare dallo Staff del Sindaco e svolgere un ruolo più di collaborazione con il settore della Cultura a causa di un grave malore improvviso di mio marito che lo aveva appoggiato in campagna elettorale e che era stato estromesso all’insediamento della Giunta. Forse alla luce di quel che è successo anni dopo è stato un bene.

Che opinione ti sei fatta della politica a Marino, dopo aver sperimentato maggioranze di tanti colori diversi alla guida della città?

Personalmente ho sempre cercato, grazie anche alla mia passione per il Cerimoniale nata su input dell’allora Sindaco Fabio Desideri che mi spinse ad approfondire frequentando Corsi di formazione ad hoc, di rispettare l’istituzione, indipendentemente dal partito che rappresenta. Quindi il Sindaco come istituzione massima locale è il Sindaco di tutti i cittadini e non solo di chi lo ha eletto e va rispettato perché deve svolgere il suo compito al massimo del suo impegno. E così via per le altre autorità a livello territoriale, regionale o nazionale.

Per quanto riguarda la politica forse a mio avviso dovremmo cercare di voler più bene alla nostra città, cercando di rispettare le regole che devono valere per tutti. Nessuno deve essere favorito più di altri dagli amministratori che ci governano, di qualunque parte politica essi siano.

All’inizio partono tutti con buonissime intenzioni sono sicura di questo. Ma dovrebbero non perdere di vista l’obiettivo: il bene della città.

Hai visto crescere e anche aiutato a diventare giornalisti tante persone del territorio: che opinione hai della comunicazione che caratterizza oggi i media che si dedicano alle vicende di Marino?

Ricordo con particolare gioia il periodo di collaborazione con il giornalino dell’Associazione “L’un per l’altro” del quale ero Direttore responsabile a titolo gratuito. Ed è in quella occasione che ci siamo conosciuti, vero Direttore? Una esperienza molto feconda per me.

Personalmente mi piacerebbe un giornalismo scevro da legami con questa o quella parte politica, sono più per la cronaca politica più che per l’attacco a questo o quell’amministratore. E poi per il contraddittorio. Devi sempre sentire le cosiddette “due campane”. Però è anche vero che il pluralismo mediatico è senz’altro un arricchimento. E poi il diritto all’informazione è sancito dalla Costituzione.

Non solo Sindaci, ma anche Commissari Straordinari ti sono passati accanto. Che ricordo ne hai?

Devo dire che quando arriva un Commissario Straordinario in Comune c’è un clima di attesa incredibile. E di rispetto perché arrivano o Prefetti o Vice Prefetti di solito. Tutti devo dire tenevano moltissimo alla comunicazione, a cominciare dal Prefetto Fausto Gianni, uomo di grande cultura e di grande garbo, per arrivare alla dottoressa Enza Caporale arrivata a Marino dopo l’arresto del Sindaco Fabio Silvagni. Lei ci ha restituito i giusti equilibri instillandoci a lettere di fuoco i concetti di legalità e di rispetto delle regole. Per tutti. E della lotta al malaffare. Ognuno nel suo piccolo. Mi piacerebbe condividere con Voi e con i Vostri lettori una lettera che conservo gelosamente con tanto affetto e che è un ricordo per me molto caro.

Grazie Anna Maria per le tue risposte. Condivido qui di seguito ben volentieri la lettera della dott.ssa Caporale che con parole efficaci e che condivido totalmente descrive le tue grandi doti. Grazie del tempo che mi hai concesso dal 2002 in avanti, sarà per me un piacere poter continuare ad averti tra le persone di riferimento su questo territorio.

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