Pubblichiamo di seguito una lettera, firmata dall’autore, arrivata in redazione. Evidenzia un tema relativo a Marino, a Santa Maria delle Mole per l’esattezza, ed un approccio dei programmi politici che, a leggere la lettera con attenzione, non deve piacere molto al nostro lettore, a cui non mancano spirito di osservazione e ironia. Ecco il testo completo.
La Redazione
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“Egregio Direttore,
abito da oltre vent’anni a Santa Maria delle Mole frazione del comune di Marino e in questi anni la vita è molto cambiata rispetto al mio arrivo nel Settembre 2000.
Il verde delle vigne ha lasciato il posto al cemento, il traffico spesso è paragonabile a quello di una grande metropoli, i servizi ormai non sono più sufficienti a soddisfare le esigenze dei tanti cittadini, il rombo degli aerei che sorvolano le nostre teste, specialmente d’estate, è difficile da sopportare.
Tutto questo mi ha portato ad essere più attenta alla vita della comunità a cui appartengo facendo nascere in me il desiderio di diventare una cittadina più attiva e attenta alla politica locale.
Durante l’ultima campagna elettorale non ho letto attentamente il programma di tutti i candidati a sindaco perché già avevo chiaro da molto tempo a chi dare il mio voto.
Una volta eletto il nostro nuovo Sindaco ho sentito la necessità di cimentarmi nella lettura del suo programma.
Sindaco sorridente e plurifotografato, un programma ricco di buoni propositi. La mia attenzione però è stata catturata da un piccolo riquadro di colore bianco su un progetto a pagina 13 che cita:
“La zona, attualmente rialzata, ci ha permesso di progettare un Boschetto (mq 573) infoltendo la vegetazione esistente. Questo si pone come una barriera frangivento per i freddi venti occidentali del periodo invernale, mentre nel periodo estivo è capace di generare correnti rinfrescanti. Un ambiente naturale che offre riparo a molta fauna locale e un piacevole punto di sosta per godere dell’ombra nel periodo estivo.
Il lato della piazza esposto a Nord, ed attualmente usato come deposito, sarà protetto con un filare di alberi alti ed una siepe per ridurre la velocità del vento freddo”
A quanto già esistente viene garantito che sarà una zona volutamente mantenuta libera, per dare la possibilità di organizzare eventi e mercatini. Sulla pavimentazione, i bambini potranno comunque trovare disegni e delimitazioni di giochi di saltelli e corse di una volta, ma sempre attuali, come il gioco della campana o ruba bandiera.
Sono sorpresa! Esiste davvero a Santa Maria delle Mole un posto del genere che presto verrà perfezionato? Proprio all’entrata delle nostra frazione all’incrocio tra Via Capanne di Marino e Via Mameli?
Il sogno di una vita! Senza dover cambiare comune avere un piccolo appartamento in un centro abitato dove poter stare con la sola maglietta di cotone in inverno e con la felpetta d’estate, svegliarsi al mattino con il cinguettio degli uccellini e poter condividere la colazione con volpi, istrici e tassi, ma cosa più importante sarà come tornare bambina e poter giocare per strada a campana, elastico, salto con la corda e palla avvelenata e poter insegnare tutto questo ai nostri futuri nipoti.
Chiamo mio marito e mia figlia per condividere il mio sogno e andare subito a visitare l’oasi naturale descritta e vedere se tante volte ci sia un appartamento in vendita nelle vicinanze.
Il nostro sogno si infrange rovinosamente in pochi istanti: attualmente l’eventuale boschetto progettato è stato già parzialmente realizzato con erbacce altre più di un metro, spazzatura abbandonata e l’unica fauna che potremmo trovare probabilmente sarà limitata a qualche serpentello, inoltre ad aggravare la situazione una pista ciclabile progettata ed interrotta, una strada che sembra essere stata bombardata.
Facciamo mestamente ritorno alla nostra attuale abitazione, accogliente e niente male diciamolo, ma che si trova in una via chiusa, stretta e a doppio senso, con un manto stradale anch’esso pieno di buche, sorvolato da aerei, spesso protagonista di perdite idriche, e che ultimamente è interessata dall’opera del “palazzinaro” di turno che al posto di una piccola palazzina unifamiliare con tre unità abitative costruirà un polo residenziale di circa 10 abitazioni.
Non ci resta che dire …. ‘penso che un sogno così non ritorni mai più!’ “.
Lettera firmata
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