La Federazione dell’Attivismo Partecipato di Marino risponde a Venanzoni: più che un ‘campo largo’, ci vuole un ‘campo serio’ …

Marco

2 anni fa

Non si risparmia nella risposta la Federazione dell’Attivismo Partecipato nei confronti di Venanzoni, dello pseudo centro-sinistra da lui messo in piedi e del suo ‘campo largo’.

Dopo una campagna elettorale 2021 a senso unico fatta dal Venanzoni contro Carlo Colizza e i suoi alleati per quasi un anno, campagna finanziata tutta con decine di migliaia di euro dalla lobby rappresentata dalle società di costruzione edile a lui spesso direttamente collegate e con interessi enormi sul territorio dei Castelli, e infine un chiaro esplicito appoggio di parte della sua coalizione nel ballottaggio all’oggi sindaco della Lega Stefano Cecchi – a partire dall’endorsement dal Presidente del PD di Marino -, ora il ‘folgorato del campo largo’ vorrebbe anche dettare le condizioni di un dialogo?

Questa la sintesi caustica che comprendiamo dalla risposta tutta politica, qui sotto integralmente riportata, delle quattro forze che hanno sostenuto Carlo Colizza nella scorsa campagna elettorale 2021.

“Dichiarazione congiunta delle forze Movimento 5 Stelle Marino, Energie Positive – Le Formiche, Europa Verde Marino e ConTe Marino.

Rispondiamo unitariamente alla comunicazione diffusa via social il 28 giugno 2022 da Gianfranco Venanzoni, ex candidato dello pseudo-centrosinistra di Marino e non, a quanto ci risulta, portavoce del PD locale.
Venanzoni, dopo aver condotto una campagna elettorale 2021 concentrata sul demonizzare con frequenti bugie l’operato dell’amministrazione Colizza e il candidato sindaco della nostra federazione, vorrebbe tracciare le linee di un ‘campo largo’ che, a sua improvvida visione, dovrebbe raccogliere ‘la qualunque’ pur di contrastare il governo delle destre a Marino, le stesse destre sostenute al ballottaggio da gran parte della coalizione che a lui faceva riferimento, con, tra l’altro, dichiarazioni pubbliche.
Ebbene, il campo che può contrastare le destre non potrà che essere un ‘campo serio e affidabile’, contrariamente a quelli che sono stati i comportamenti e le dichiarazioni del passato e questo non può partire se non da ammissioni di evidenti responsabilità politiche e da un radicale cambiamento di pratiche e metodi, quelli che hanno portato la destra populista dei selfie e del sorriso senza contenuti e competenze a Palazzo Colonna.
Finchè a Marino non ci saranno le giuste condizioni non si potrà avviare nessun tipo di dialogo“.

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