Non è che avessimo particolari dubbi, e quanto si immaginava è già realtà: da ieri i rifiuti di Roma hanno ripreso, su indicazione di Gualtieri e del Prefetto, la strada principale dei Castelli Romani, discarica di Albano a Roncigliano. Con le tante battaglie, anche condotte negli anni dal nostro giornale e dai suoi lettori, l’invaso di Albano sembrava essere stato chiuso definitivamente. Un primo stop nel 2016 fino alla contestata dall’allora Sindaco Colizza riapertura con ordinanza di agosto 2021 dell’allora sindaca metropolitana Raggi. Poi una nuova e sacrosanta chiusura, stavolta imposta dalla magistratura per motivi amministrativi e burocratici. Niente da fare, nel silenzio delle forze politiche legate al PD capitolino – e anche quello marinese –la discarica che tanti danni ha già provocato torna in funzione per cercare di contrastare la pesantissima situazione dei rifiuti romani.
Ad essere sorpreso anche il Sindaco di Albano Massimiliano Borelli, ironia della sorte legato al PD nella sua maggioranza consiliare, che sulla stampa ha dichiarato: “Il sistema della gestione dei rifiuti della Capitale è al collasso, figlio di anni di mancate decisioni e del nulla, in tema di differenziata e impiantistica; a questo si aggiunga l’incendio al TMB di Malagrotta che ha aperto un’ulteriore crepa“.
Spiega ancora infuriato il Sindaco di Albano, che si dichiara mai informato di questa scelta dai suoi colleghi romani per il nuovo immediato uso della discarica «senza avere la minima educazione, di avvertire il “padrone della casa” nella quale si è deciso, ancora una volta, di entrare senza bussare». Un modus operandi indicato dalla stesso sindaco Borelli come “arrogante, fastidioso e ingiustificabile: Dispiace che neanche la Prefettura abbia sentito la necessità di coinvolgerci”.
Una scelta che denota ancora una volta la precarietà in cui versa Roma e che Borrelli non risparmia nelle critiche: “Stupisce l’assenza di scelte di lungo periodo, mentre prevalgono quelle frettolose, dettate più dalla necessità di fare bella figura e subito, senza alla base studi e ricerche che coinvolgano cittadini e tutti gli Enti interessati“.
Conclude il Sindaco di Albano “Altre parole suonerebbero inutili, superflue, ridondanti. Resto dell’idea che così Roma non risolverà i suoi problemi. Roncigliano sarà usata, autorizzata da tutti gli Enti per i quali prevale su tutto il principio della pubblica utilità dei romani; noi invece dovremmo subire “zitti e muti”? Ovviamente non sarà così. La buca si esaurirà presto e, magari, si cercheranno ancora altre Roncigliano … sempre e comunque fuori dal GRA“.
E chi governa Marino cosa dice e soprattutto cosa intende fare su questo tema?
Vedremo.
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