Sante Gabriele Narcisi sarà il candidato del M5S nel collegio dei Castelli Romani per l’uninominale alla Camera: ‘ci volevano morti e invece saranno costretti a continuare a vedere le stelle’

— Gabriele Narcisi
Marino avrà un suo cittadino della vecchia maggioranza M5S presente tra i nomi dell’uninominale alle prossime elezioni nazionali. Si tratta di Sante Gabriele Narcisi, esponente del M5S, ex Presidente del Consiglio Comunale a Marino dal 2016 al 2021. Suo sarà il nome dei pentastellati per il candidato nel collegio uninominale dei Castelli Romani e litorale sud di Roma, nel collegio della Camera U08.
Originariamente Narcisi si era presentato alla parlamentarie M5S per il Senato raccogliendo un centinaio di voti alle competizione interna del 16 agosto. Voti non sufficienti per il Senato ma, evidentemente, sufficienti per farlo indicare dal vertice del M5S alla Camera nella scheda uninominale per il collegio laziale U08, anche in virtù dell’importante esperienza acquisita dal gruppo M5S di Marino alla guida della città per i cinque anni di maggioranza a leadership Colizza. Ecco il primo commento di Narcisi.
Sono felice ed orgoglioso di rappresentare il nostro MoVimento alle prossime elezioni politiche per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale del nostro territorio,” precisa su Facebook Sante Gabriele Narcisi
collegio uninominale che comprende Marino, i Castelli Romani e diversi comuni del sud della città Metropolitana fino al litorale: Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri,  Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri. Sarà una sfida stimolante, contro i soliti vecchi volponi della politica, combattuta da cittadini che vogliono continuare ad incarnare l’utopia che li ha visti protagonisti nelle istituzioni per cambiare ‘questo nostro difficile paeseProseguiremo con tutti i gruppi del territorio a fare la nostra parte: nessun traguardo ci è precluso, lo abbiamo già dimostrato, pur con i nostri limiti, negli ultimi 10 anni. Ci volevano morti e invece saranno costretti a continuare a vedere le stelle“.

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