Sagra dell’Uva: partecipazione, tradizione, folclore e le immancabili critiche

Marco

2 anni fa

Finito il programma della 98^ Sagra dell’Uva di Marino con un bilancio complessivamente positivo.

Molte iniziative, come nella tradizione quasi centenaria, con al centro il Corteo Storico con gli splendidi costumi del rinascimento, le fontane – la fontana stavolta in realtà – che danno il vino e diverse migliaia di persone intervenute soprattutto nella domenica, giorno centrale dell’evento.

Innovazioni interessanti per la parte dei giochi popolari e del Palio del venerdì, alla sua prima edizione, e anche per la dedica ai bambini della sagra nel giardino di Piazza Garibaldi.

Accanto al tradizionale successo degli eventi della Sagra, che come detto si avvicina ai suoi 100 anni, anche diversi punti critici e migliorabili, descritti anche sui social da diversi cittadini:

critica alla locandina di stile ‘pop art’ fuori dal contesto della tradizione,
carenza di promozione per tempo dell’evento al di fuori del territorio locale,
pochi bagni per i visitatori nella città e scene ricorrenti di giovani e meno giovani che orinano qui e lì per la vie del centro,
ancora casi ripetuti di interventi delle ambulanze per il bere poco responsabile di alcuni,
troppa concentrazione di persone nella piazza di distribuzione dell’uva e del vino con sensazione di poca sicurezza dei presenti e di non rispetto delle norme Gabrielli sulla security in spazi ristretti,
spettacoli ripetuti in modo uguale in diverse piazze durante le giornate,
i fuochi d’artificio finali – alla fine comunque molesti per gli animali nonostante le dichiarazioni iniziali e le buone intenzioni espresse-,
e la politica locale e non locale, sempre molto ‘vanitosa’ in ogni luogo, che sfila e si ‘atteggia’ in cerca di primi posti per farsi ‘vedere’ dal sacro al profano, fotografandosi compulsivamente come impone la moda vuota di contenuti dei tempi del social network di oggi.

Queste sopra le principali critiche.

Resta alla fine l’evento negli annali e nell’archivio fotografico della storia di questa città, con molti marinesi presenti e protagonisti e, purtroppo, altrettanti che sapendo della confusione si ritirano in casa o addirittura vanno fuori da Marino nei momenti più intensi della Sagra.

Ora la festa è alle spalle e tornano tutti i problemi dell’ordinario: dalle scuole attese e su cui con gravi responsabilità si è ritardata la realizzazione, come per il Liceo al Centro o per la Frank a Frattocchie, i disservizi per il decoro e la pulizia delle strade, la visione futura della città e tanto altro.

Ma questi sono altri temi e ci sarà tempo per riaffrontarli.