Nel suo ultimo comunicato il Comune di Marino richiama i principi di trasparenza e libera concorrenza per giustificare il recesso di tutte le convenzioni dei Centri Anziani. Peccato che non citi la richiesta di pareri alla Regione Lazio del dicembre 2021 e la risposta della Regione di gennaio 2022 su questo tema. Di fatto il Comune ha totalmente ignorato nella sua ultima azione amministrativa le indicazioni regionali che già a gennaio 2022 avevano riferito come ‘corrette secondo le Linee Guida’ le stipule delle quattro convenzioni concluse un anno fa. Ecco il Comunicato Comunale nella sua interezza –
Nuovo bando per APS secondo i principi di trasparenza e libera concorrenza.
Le nuove “Linee Guida Regionali per i centri anziani del Lazio” individuano nelle APS (Associazione di Promozione Sociale) i soggetti atti all’affidamento della gestione dei centri anziani.Alla scadenza del termine di adeguamento, prorogato dalla Regione Lazio alla data ultima del 31 ottobre 2022, per permettere a tutti i Centri Anziani di adeguarsi e trasformarsi in APS, si è aperta una procedura comparativa per tutti i centri anziani in essere sul territorio.Il nuovo bando di affidamento tiene conto dunque di tutti i seguenti principi:– libera concorrenza dove tutti gli Enti e le Associazioni di promozione Sociale interessate potranno partecipare alla procedura;– non discriminazione e parità di trattamento dove tramite la procedura comparativa e la pubblicazione dei criteri di valutazione, tutti gli Enti e le Associazioni di Promozione Sociale hanno garanzia di equità e imparzialità;– trasparenza e pubblicità.
“Vista la pluralità di Enti e APS presenti sul territorio, abbiamo voluto dare a tutti la stessa opportunità di partecipazione – ha sottolineato l’Assessore ai Servizi Sociali nonché Vicesindaco Sabrina Minucci – Abbiamo ripristinato l’iter normativo previsto e per fare questo, è stato necessario attendere il termine del 31 ottobre 2022, fissato dalla Regione Lazio, per dare modo a tutte le realtà di essere convertite in APS, nessuno escluso. Siamo oltremodo certi, che questi principi di equità porteranno ad una migliore offerta anche per tutti i cittadini che aderiscono alle attività proposte dai centri anziani”.
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