Vi ricordate che circa 9 mesi fa la nuova Giunta Cecchi, con Sindaco e Assessore all’edilizia scolastica, aveva informato i genitori sui tempi di realizzazione della nuova scuola Frank a Frattocchie?
Vi ricordate che anche sull’opuscolo cartaceo di Cecchi, in perenne campagna elettorale e autocelebrativo, si confermava l’inizio del 2023 per l’inaugurazione della nuova Anna Frank?
Bene, ora anche voi sapete che erano chiacchiere, aria fritta condita con selfie abbondanti.
Ma forse non sapete tutto.
Ad informarci con puntiglio è il Consigliere M5S Alessandro Blasetti che ha pubblicato un resoconto di quanto accaduto nelle scorse ore in una Commissione Consiliare a Marino sul tema della scuola Anna Frank.
“Alcuni genitori mi hanno chiesto informazioni sulla Commissione che si è svolta a riguardo della scuola Frank di Frattocchie” esordisce Blasetti.
“Ero presente per ascoltare in qualità di consigliere comunale ed in rappresentanza di quella maggioranza guidata dalla giunta Colizza che con responsabilità, coraggio e senso delle istituzioni ha finanziato e iniziato i lavori di messa in sicurezza sismica della scuola Anna Frank.
Questa decisione, venuta da lontano, è stata supportata dalla disponibilità di fondi economici ricavati nella consiliatura 2016/2021 per circa 570mila+altri 260mila necessari per ulteriori lavori richiesti dal genio civile.
A questo da aggiungere la richiesta di finanziamento del ministero di altri 570mila circa” finanziamento, aggiungiamo, a suo tempo assegnato a Marino per un bando di riqualificazione sismica.
“La storia e gli atti parlano chiaro” continua Blasetti, “se il Movimento 5 Stelle che ha amministrato la città dal 2016 a ottobre 2021 non avesse iniziato questo procedimento di valutazione sulle scuole non si sarebbe mai saputo delle criticità strutturali che gravavano sulla testa dei ragazzini per tutto il tempo che ci stavano dentro.
Criticità emerse e quantificabili in modo preciso solo con lo smantellamento dello stabile.
Sulla base delle notizie rese dalla presidente di commissione consiliare, a cui vanno i nostri ringraziamenti per il lavoro svolto, tra non molto si potrebbe sapere se il Ministero accetterà la richiesta di spostare l’importo finanziato di 570mila euro da ‘ristrutturazione’” come era previsto nel bando originale assegnato a Marino ” in ‘sostituzione’, cosa che tutti ci auguriamo”.
“Perché c’è poco da fare ‘becero opportunismo politico’ “rincara Blasetti evidentemente riferito agli attuali governanti di Marino “quando si tratta di questioni sulla sicurezza sismica di una scuola. C’è poco da sciacallare riempendosi la bocca con un generico ‘il progetto era sbagliato‘ senza carte d’appoggio.
Il progetto era stato fatto sulla base di sondaggi tecnici ad edificio integro, sondaggi propedeutici a tutte le procedure anche quelle per richiedere i finanziamenti al ministero preposto.
Ben diverso da smantellare e trovarsi di fronte condizioni da dover cambiare completamente rotta.
Se il ministero revocasse il finanziamento rimarrebbero sempre i 570mila+260mila che sono i fondi accantonati dalla Giunta Colizza.
Da ricordare anche che ci dovrebbero essere circa 600mila euro a disposizione accantonati per una nuova scuola che sarebbe dovuta sorgere sempre nella pianura di Marino.
Insomma oggi l’amministrazione dispone di suoi:
570mila+
260mila+
600mila=
——————
Tot.1.430mila
utilizzabili per la comunità scolastica.
La cosa negativa è che i ragazzini dovranno stare nei moduli scolastici ancora per un pò di tempo.
Non possiamo non ricordare per l’occasione quei politici locali che ‘gridavano’ allo scandalo nel momento in cui la responsabilità di un sindaco toglieva dei ragazzini da uno stabile che si è rilevato più pericolo di quanto si riuscisse ad immaginare, per adeguarlo alle norme di sicurezza.
Le cose positive ?
Che i ragazzini per il momento sono molto più sicuri nei moduli che nel vecchio edificio.
Che il comune dispone di cospicue risorse economiche lasciate in eredità dalla precedente amministrazione Colizza.
Inoltre, queste vicende dovrebbero far maturare quei politici che nel tentativo di smantellare le ‘cose buone iniziate’ con argomenti di bassa qualità, spesso ci si sbatte il grugno.
L’unico problema è che a rimetterci sono sempre i cittadini. Infine, non possiamo non ringraziare tutti i dirigenti, i tecnici, i funzionari comunali di ogni ordine e grado che hanno lavorato su argomenti importanti e complessi, di cui il nostro Paese non conosceva neanche l’esistenza”.
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