Manifestazione contro l’Inceneritore: cittadini associazioni e istituzioni locali uniti nel contrastare l’impianto voluto da Gualtieri

Il 25 marzo pomeriggio si è svolto il corteo organizzato dal “Coordinamento contro l’inceneritore di Albano – Presidio permanente contro la discarica” a cui hanno aderito le diverse associazioni e comitati della Rete Tutela Roma Sud. Alle ore 15.30 le varie organizzazioni si sono ritrovate ad Albano in Piazza Mazzini, per sfilare lungo i 2 km di via Appia verso Ariccia con raduno finale alle 18.30 in Piazza della Repubblica, preceduto da una sosta sul famoso ponte per il flash mob che è stato immortalato dall’alto con un drone.

La manifestazione si è svolta in modo totalmente pacifico, dando voce a ciascuna delle organizzazioni presenti, rappresentative di movimenti, associazioni, a cui aderiscono persone di tutte le fasce di età. Le istituzioni erano rappresentate dai Sindaci, ben nove in prima fila, e dagli assessori dei Comuni interessati. Estremamente efficace, tra i tanti, l’intervento di Ferdinando Bonessio – consigliere della giunta capitolina del gruppo Europa Verde Ecologista – che ha testimoniato i molti atti concreti del suo impegno  nell’ambito dell’assemblea comunale per contrastare la realizzazione di questo impianto.

Tra i Sindaci era presente anche il Sindaco di Marino Stefano Cecchi, avvolto nella fascia tricolore ad auspicabile suggello di un impegno che, oltre la mera presenza, dovrà tradursi in azioni concrete a tutela dei cittadini e del territorio che rappresenta, contrastando un progetto ispirato da un concetto di economia lineare oramai anacronistico, non conveniente dal punto di vista ambientale, in primis, ed economico. Folta la rappresentanza di Marino, con i Consiglieri Comunali M5S Blasetti e Cerro, oltre a Carmesini (ConTe Marino), l’Ass. Per il Cambiamento – Le Formiche di Marino, Legambiente Appia Sud ‘Il Riccio’.

Triste sorte quella del “Ponte dell’Ariccia”, viadotto monumentale chiamato ancora una volta e suo malgrado ad assistere all’ennesimo “fattaccio”: l’impianto infatti dovrebbe sorgere proprio nel panorama su cui il ponte si affaccia, donando nuove suggestioni al “turista che arriva” ma, soprattutto, contaminazioni indesiderate ai cittadini che abitano il territorio circostante.