Durante il Consiglio Comunale la maggioranza guidata da Cecchi ha perfezionato, con l’approvazione di un nuovo Regolamento, la scelta già avvenuta circa un anno fa di indicare in Confservizi Lazio la Stazione Unica Appaltante per le gare del Comune di Marino. Scelta che già nel gennaio 2022 aveva registrato le forti perplessità del M5S di Marino. E’ ancora la Consigliere Barbara Cerro a spiegarci i dubbi che questa scelta fa sorgere, privando di fatto del controllo delle Gare il Comune di Marino. Questione non certo banale, anche alla luce delle recenti indagini delle Fiamme Gialle rese note dal Messaggero poco più di un mese fa proprio sulla Confservizi Lazio, legate anche al ruolo del suo ex Direttore Generale, che ricopre attualmente il ruolo di Amministratore unico della Multiservizi dei Castelli di Marino SpA.
“Durante il Consiglio Comunale del 28 aprile scorso” ci precisa la Consigliera Cerro “ho fatto notare che già a gennaio 2022 come M5S avessimo votato contro la delibera di scelta come Stazione Unica Appaltante della Confservizi Lazio. Anche questa volta in occasione dell’approvazione di un nuovo Regolamento relativo al rapporto con Conservizi Lazio ho ribadito la nostra contrarietà come M5S a questa scelta. I motivi principali sono almeno due:
1. troviamo che sia un’impostazione politicamente sbagliata abbandonare come Comune le attività dirette legate alle gare perché produce un impoverimento delle professionalità esistenti negli uffici che si debbono occupare delle gare e degli appalti in modo trasparente, scrivere con competenza i capitolati. Scegliere un partner esterno può essere molto rischioso anche nei confronti dei controlli di ANAC, può far correre il rischio di bloccare le gare per sfruttare i fondi del PNRR, rischiando di perderne altri fondi come quelli già persi da questa amministrazione sulle scuole;
2. oltre ad essere per noi una scelta politicamente sbagliata, questa della cessione all’esterno della gestione delle gare si rivela rischiosa per i costi che dovrà sostenere il Comune, e quindi i cittadini, perché il compenso da riconoscere alla Stazione Unica Appaltante verrà calcolato in funzione dell’ammontare dell’importo complessivo a base di gara, le percentuali applicate differenziate per l’ammontare complessivo delle gare che come minimo sono dello 0.5%, si potrà nominare un RUP all’interno della stessa SUA, generando un pericoloso loop in cui il controllore alle dipendenze del controllante crea un corto circuito, togliendo di fatto le verifiche e i controlli ai RUP comunali e producendo ulteriori costi.
Il Regolamento precisa che laddove le gare presentino difficoltà e complessità in condizioni di particolare urgenza, come saranno le gare del PNRR, richiederanno alla Stazione Unica Appaltante uno studio approfondito e la deroga di applicare percentuali superiori a quelle stabilite: e chi e come verranno stabilite queste percentuali? Nessuno lo sa”.
“La Stazione Appaltante” continua la Consigliera Cerro “addirittura potrà ricorrere, se non avrà la struttura idonea interna, alla consulenza di professionisti eccezion fatta per i servizi socio assistenziali, perchè gestiti dal distretto socio sanitario e a quelli di tipo socio educativi che del resto sono già in carico alla MultiServizi che alla Confservizi Lazio fa riferimento. Quindi, di fatto quasi tutte le gare e gli appalti del Comune di Marino verranno gestiti dalla Confservizi Lazio, insomma il tutto a nostro parere diventa molto pericoloso per le casse dell’ente comunale“.
“Infine” conclude la Consigliera Cerro “Cecchi nella risposta mi ha accusato di raccontare castronerie e di non aver letto bene il testo, offendendomi evidentemente perché non aveva altri argomenti per confutare le mie critiche. Ma il tempo e i fatti parleranno su quanto questa scelta sia sbagliata e pericolosa“.
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