Sono iniziati in questi giorni a Frattocchie i primi lavori di realizzazione per il nuovo parco pubblico e del sito archeologico, che sorgeranno, come da tempo previsto, di fronte al centro commerciale “La Nave”.
Un Comunicato Leghista recentissimo così esprime considerazioni di propaganda politica sulla realizzazione avviata: “Già dal 2016, ai tempi di Noi con Salvini – ha dichiarato Forgetta delle Lega – chiedevamo con voce forte che i cittadini di Frattocchie potessero avere una piazza dove potersi incontrare e dove fosse possibile intrecciare storia e relazioni sociali. Possiamo dire, con orgoglio: la Lega c’è! Ringrazio il sindaco Stefano Cecchi e tutta l’amministrazione, gli assessori e i consiglieri preposti, per aver dato il via a questo importantissimo progetto, che finalmente è realtà”.
Povero e distratto uomo, questo Leghista nelle sue dichiarazioni.
Vediamo di ripassare un po’ di fatti, non di propaganda da ‘poveretti’ della politica, fatti scritti e registrati nei documenti pubblici.
Il permesso per l’esecuzione di lavori nel Parco è stato richiesto – non a caso – dalla società di costruzione Cristina Srl & La Mole Due Srl, la società che ha realizzato già da diversi anni (con licenze del 2015, ben prima della Giunta M5S) 8 palazzine dietro alla Scuola Verdi, ed ora, dallo scorso anno, ha concessioni per altre palazzine, in tutto per arrivare alla fine a ben 17 edifici residenziali a Mugilla, sempre dietro la scuola Verdi a S. Maria delle Mole.
Questo Parco che ora viene realizzato a Frattocchie non è altro che il rispetto di un impegno per un’opera a scomputo che la società Costruttrice Cristina Srl & La Mole Due Srl ha assunto con il comune di Marino da circa 10 anni.
Ecco infatti la prima pagina della Convenzione con cui nel giugno 2013 il Comune (guidato dal Centrodestra) concordava le linee generali per quella cementificazione per 17 palazzine dietro alla scuola Verdi, ai confini con il Parco Falcone nell’area cosiddetta Mugilla.
Bene in questa convenzione di dieci anni fa si fissava la possibilità, di fatto poi sfruttata pochi mesi dopo tra il 2014 e il 2015 e finalizzata con le prime 8 Concessioni edilizie sotto il Commissario prefettizio alla guida di Marino – dopo l’arresto del sindaco di centrodestra Silvagni per corruzione – , di indicare delle opere pubbliche da realizzare da parte della società, che era proprio la Cristina Srl & La Mole Due Srl.
Quindi da allora nasce, purtroppo per certi versi (poi capiremo perchè), questo impegno che oggi comunque si realizza per sistemare il Parco a Frattocchie con un’opera a scomputo.
Ma, domanderà il lettore attento, perché il Parco non è stato realizzato prima?
Semplice. Dopo il 2016, con la vittoria del M5S, chi amministrava tentò in tutti i modi di limitare la cementificazione del territorio, famosa quella del Divino Amore scongiurata per 1300.000 metri cubi di cemento, ma anche intensificò i controlli delle cementificazioni in corso e nell’area di Mugilla trovò quelle che ritenne delle difformità urbanistiche sulle 8 palazzine realizzate.
Questo sospetto abuso, portò nel 2017 il Comune a guida M5S ad un contenzioso amministrativo con Cristina Srl & La Mole Due Srl, contenzioso che si è concluso solo nel 2020-2021 con il riconoscimento dell’eccesso di cubature da un lato, ma anche la conferma della Convenzione del 2013 e quindi delle 17 Palazzine. La società costruttrice a questo punto ha dovuto riprogettare le restanti palazzine riducendo le cubature (le 9 che mancavano per realizzare tutti i 17 edifici stabiliti nella convenzione del 2013), e, chiuso il contenzioso, è ora disponibile a realizzare l’opera a scomputo che prima era bloccata proprio per questa contesa.
Complicato, certo, ma questa è la successione dei fatti, non la banale propaganda.
Se l’opera del Parco non fosse stata vincolata con l’accordo di scomputo di almeno 8 anni fa, il Parco sarebbe probabilmente già realizzato da anni … ma non è andata così la storia, ed è bene che almeno ora si realizzi, e bene, quanto stabilito.
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La devastazione di Mugilla, con le frequentatissime scuole “Verdi” e “Ciari” già circondate da alcuni anni dalle prime nuove palazzine.
Questo il prezzo da pagare, 10 anni dopo, per l’inizio dei lavori di un parco pubblico a Frattocchie peraltro in un’area archeologica che ha visto ritrovamenti anche di strade antiche mentre si effettuavano gli scavi per altri palazzi, comunque costruiti a mezzo metro da simili gioielli.
Di tutto ciò sono responsabili i politici che hanno deciso di avere altri 400 abitanti a S.Maria delle Mole, senza alcun servizio in più per nessuno di loro (sanitario, di trasporto, scolastico, di verde urbano…).
Ma anche i funzionari dirigenti dell’Urbanistica che si sono succeduti, per quanto ci hanno risposto nel corso degli anni e per gli abusi che non hanno voluto perseguire fino in fondo.
Poi arriva un leghista qualunque che non risulta aver mosso un dito se non quello sulla tastiera per scrivere il titolone secondo il quale è grazie a lui a ai suoi sodali politici che avviene il miracolo. Si intestasse pure i 17 palazzi, quelli no.
Nel 2012, se non ricordo male, ci fu un tentativo da parte dell’amministrazione comunale di costruire un parco nella stessa area. Tentativo che si concluse con la posa di qualche metro quadro di pavimentazione, con la realizzazione della recinzione dal lato dove oggi vi è la scuola elementare “Anna Frank” e con con la sfalciatura dell’erba sul basolato della strada antica. Speriamo che questa volta i lavori vengano portati a termine anche perché l’assenza di un parco degno di questo nome a Frattocchie è devastante sotto tutti i punti di vista.