Deve proprio essere tanta la tensione nella maggioranza di Cecchi per consigliare il fido Pisani, infrangendo le regole comunali, di non portare in discussione in consiglio la mozione popolare sull’Ex Ostello, proposta pubblicamente dal Comitato Avanti Marino e supportata da molti cittadini.
Evidentemente le regole si applicano a intermittenza a Marino.
Ecco il nuovo commento e la nuova lettera al Prefetto di Roma del Comitato Avanti Marino!
“Il sindaco Cecchi, insieme al presidente Pisani, in data 22.11.2023 hanno risposto al comitato dicendo che il consiglio comunale sull’ostello richiesto da ben 693 cittadini…. non sa da fare !!” esordisce il Presidente del Comitato Avanti Marino Ivano Moretti.
“Ma il comitato ‘Avanti Marino’ non si arrende a tanta ingiustificata protervia e impedira’ che questa amministrazione antidemocratica continui a calpestare indisturbata i diritti dei cittadini, al preciso scopo di affossare ancor piu’ l’interesse pubblico generale per favorire ancora gli interessi particolari”. Ecco la lettera inviata al Prefetto di Roma.
________________________
Marino, 28.11.2023
AL SIG. PREFETTO DI ROMA
Dott. Lamberto Giannini
ALLA DIRIGENTE AREA II^ – Enti locali
Dott.ssa Serafina Mascolo
E P.C.
AL SIG. MINISTRO DELL’INTERNO
AL SIG. MINISTRO DELLA P.A.
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LORO SEDI
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Presidente Comm.ne Cons.re Trasparenza
Ai Consiglieri comunali
Al Segretario Generale
COMUNE DI MARINO
OGGETTO: Comune di Marino – Ostello – ex Convento degli Agostiniani (1580) – Immobile patrimonio architettonico comunale – Petizione popolare (n. 693 firme di cittadini) – Richiesta Consiglio comunale “aperto” del 12.09.2023 ai sensi dell’art. 23 Statuto comunale e artt. 1, 2, 3, 4 e 5 del Regolamento attuativo di partecipazione popolare – Risposta Comune di Marino del 22.11.2023 (a firma congiunta del Sindaco e Presidente del Consiglio comunale) – Supposta inammissibilità richiesta consiglio comunale – Reiterata potenziale violazione artt. 1, 54, 97 e 118 Costituzione – Potenziale violazione artt. 3,5,10,23,32 Statuto e artt. 1, 2, 3, 4 e 5 del Regolamento di partecipazione popolare – Richiesta intervento del Sig. Prefetto per assicurare rispetto dei principi costituzionali, anche fondamentali, di democrazia, partecipazione, trasparenza, legalità con integrazione Odg del Consiglio comunale del 29.11.2023 ovvero con convocazione urgente di un Consiglio comunale apposito.
Con riferimento all’oggetto indicato, premesso che sembrano sfuggire, sia al Sig. Sindaco Stefano Cecchi sia al Presidente del Consiglio comunale avv. Eugenio Pisani, firmatari della nota del 22.11.2023, il senso ed il contenuto dell’art. 42 del D.lgs. 267/2000 che definisce il Consiglio Comunale il massimo organo istituzionale, rappresentativo della collettività locale in quanto eletto direttamente dal corpo elettorale, a cui spettano le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo del Comune, ed a cui, si ritiene, sia soggetta anche l’attività amministrativa della Giunta, si riferisce a codesta spettabile Prefettura, ed ai destinatari cui la presente è inviata per conoscenza, quanto segue:
– in data 12 settembre 2023, lo scrivente Comitato cittadino “Avanti Marino”, attivatosi in difesa del patrimonio pubblico comunale (Ostello), ai sensi degli artt. 3, 5, 10, 23 e 32 dello Statuto e degli artt. 1, 2, 3, 4 e 5 del Regolamento di partecipazione popolare, presentava al protocollo del Comune la petizione popolare sottoscritta da ben 693 cittadini (il regolamento ne prevede minimo 200). Detta petizione ha avuto origine a seguito della approvazione della DGC n. 118 del 01.06.2023, con cui la Giunta medesima decideva di concedere l’Ostello comunale, struttura architettonica del 1580, in uso gratuito all’ODCEC di Velletri, in potenziale violazione sia dell’art. 5 dello Statuto e sia delle norme regolamentari comunali di gestione del patrimonio comunale individuabili essenzialmente negli artt. 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27 della DCS n. 3 del 05.02.2016;
– che in data 22 novembre 2023, ben oltre i 60 giorni stabiliti dal Regolamento comunale di partecipazione, il Comune di Marino, con insolita nota a firma congiunta del Sindaco, sig. Stefano Cecchi, e del Presidente del Consiglio comunale, avv. Eugenio Pisani, comunicava allo scrivente Comitato cittadino l’inammissibilità e la non accoglibilità di detta richiesta di convocazione del “Consiglio comunale aperto”, sostenuta dalla petizione popolare sottoscritta da ben 693 cittadini. Per il rigetto di detta iniziativa democratica e popolare, i vertici istituzionali comunali, si sono appellati all’art. 3, comma 5, del Regolamento attuativo di partecipazione, decidendo che il Consiglio comunale medesimo sia incompetente a discutere detta Petizione Popolare sottoscritta da ben 693 cittadini.
Al riguardo, si ritiene di dover rilevare l’erronea interpretazione della citata norma regolamentare, come da nota a firma (inconsueta) del Sindaco, Sig. Stefano Cecchi, e del Presidente del Consiglio comunale, avv. Eugenio Pisani, precisando che:
1) l’art. 3, comma 5, preso a riferimento dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Comunale per rigettare la richiesta di convocazione del Consiglio comunale, invocata da ben 693 cittadini contrari
alla cessione (gratuita) dell’Ostello, sostenendo la tesi che detta materia rientrerebbe nella competenza della Giunta e non del Consiglio comunale, è assolutamente infondata e quindi erronea ai fini del rigetto della richiesta avanzata dal Comitato Cittadino “Avanti Marino”.
INFATTI, LA RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE, CON LA PETITZIONE POPOLARE PRESENTATA DAL COMITATO CITTADINO, SI RITIENE SIA PIENAMENTE LEGITTIMA E DI CIO’ NE DA CONFERMA LA STESSA GIUNTA COMUNALE CHE, CON DGC n. 224 del 21.11.2023, SMENTENDO ANTICIPATAMENTE LA STESSA NOTA DEL 22.11.2023, A FIRMA CONGIUNTA DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, APPROVAVA L’AGGIORNAMENTO DEL DUP 2024-2026, IN CUI E’ PREVISTA LA TRASFORMAZIONE DELL’OSTELLO IN “CASA DELLE PROFESSIONI”, AI FINI DELLA CONCESSIONE IN USO GRATUITO ALL’ODCEC DI VELLETRI, DA SOPPORRE ALLA SUCCESSIVA APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.
TANT’E’ CHE NELLA MEDESIMA DGC n. 224 del 21.11.2023, SI AFFERMA QUANTO SEGUE:
“1. di dare atto che con precedente deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 31.07.2023 si è provveduto all’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2024-2026;
- di approvare ai sensi dell’art. 170 del D. Lgs. n. 267/2000 la Nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-2026 redatta in conformità a quanto prescritto dall’allegato n. 4/1 al D. Lgs. n. 118/2011;
- di dare atto che tale documento ha rilevanza programmatoria e di indirizzo dell’azione amministrativa e gestionale“.
QUINDI, SE CON DGC n. 224 del 21.11.2023, RIGUARDANTE L’AGGIORNAMENTO DEL DUP 2024-2026, LA GIUNTA PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE DI APPROVARE LA SOMMA DI € 360.000,00 PER EFFETTUARE LA “CONVERSIONE OSTELLO DELLA GIOVENTU’ IN CASA DELLE PROFESSIONI”, PER FAVORIRE GLI INTERESSI DELL’ODCEC DI VELLETRI, E SACRIFICANDO QUELLI PUBBLICI DELLA COMUNITA’ LOCALE, PERCHE’ LA PETIZIONE POPOLARE CHE TRATTA PROPRIO LA MATERIA DELL’OSTELLO NON SAREBBE, A DETTA DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE ?
Occorre altresì evidenziare che l’art. 3, comma 2, del medesimo regolamento di partecipazione, non considerato minimamente dal Sindaco e dal presidente del Consiglio comunale nella nota del 22.11.2023, stabilisce che le “Petizioni”, come nel caso di specie che mira alla difesa e valorizzazione pubblica dell’Ostello comunale, “sono tese all’adozione di un provvedimento finale da parte degli organi di governo, per la tutela di interessi collettivi e diffusi in determinate materie”.
LA DGC N. 118/2023 PRIMA, E LA DGC. 224/2023 POI, CONTRARIAMENTE A DETTO PRINCIPIO REGOLAMENTARE, SEMBRANO INVECE FINALIZZATE A FAVORIRE PROPRIO GLI INTERESSI PARTICOLARI DELL’O.D.C.E.C. DI VELLETRI, CON POTENZIALE DANNO DELL’INTERESSE PUBBLICO SIA DELLA COMUNITA’ MARINESE IN PARTICOLARE E SIA DELLA COLLETTIVITA’ IN GENERALE.
PER QUANTO SOPRA, CONSIDERATO CHE:
– la nota del 22.11.2023, a firma congiunta del Sindaco, Sig. Stefano Cecchi, e del Presidente del Consiglio comunale, avv. Eugenio Pisani, da cui oltre a rilevarsi una anomala commistione di funzioni, di controllo (art. 42 tuel) e di governo dell’ente (art. 50 tuel), si rileva altresì che detti vertici istituzionali ben sapessero che la materia dell’Ostello, patrimonio architettonico comunale (1580), rientri a pieno titolo nella competenza del Consiglio comunale;
– la volontà di detti vertici istituzionali sembra intesa a voler eludere, in ogni caso, la partecipazione dei cittadini alla discussione, in sede di Consiglio comunale, sull’utilizzo più adeguato dell’Ostello, un tema di assoluto interesse pubblico, violando i principi costituzionali della partecipazione, trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, oltre a quelli statutari e regolamentari in oggetto richiamati, allo scopo di impedire, evidentemente, la maggiore presa di coscienza sia da parte dei consiglieri comunali sia da parte dei cittadini stessi;
TENUTO CONTO INOLTRE CHE INDICATIVAMENTE NELLO STATUTO E NEL REG.to DI PARTECIPAZIONE IL PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA E’ TUTELATO DA:
– l’art. 3 che stabilisce: “Il Comune rappresenta l’intera popolazione del suo territorio e ne cura unitariamente i relativi interessi; ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico; garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli o associati e degli Enti, alle scelte politiche della comunità…”;
– l’art. 10 che stabilisce: “Il Comune realizza la propria autonomia assicurando la effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’attività politica ed amministrativa dell’Ente, secondo i principi stabiliti dall’art. 3 della Costituzione e dell’art. 8 del DLgs. 267/2000”;
– l’art. 32 che stabilisce: “Il Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipazione, e…”;
– l’art. 1 Reg. di partecipazione che stabilisce: “ …la finalità di sostenere e rendere operativi gli istituti di partecipazione popolare per l’esercizio della democrazia diretta compresi negli articoli che compongono il titolo III dello Statuto Comunale e che riconoscono la partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale e alle relative dinamiche decisionali come un valore irrinunciabile…”.
SI CHIEDE
a codesta spettabile Prefettura un tempestivo intervento verso i competenti organi comunali, affinché sia assicurato il rispetto della Costituzione (artt. 1, 54, 97 e 118), dello Statuto comunale (artt. 3, 5, 10, 23 e 32) e del Regolamento comunale di partecipazione (artt. 1, 2, 3, 4 e 5), con l’integrazione di detta petizione nell’Odg del Consiglio comunale del 29.11.2023, ovvero con la tempestiva convocazione di un ulteriore consiglio comunale, al fine di consentire e assicurare ai cittadini il regolare e democratico esercizio del diritto di partecipazione alla vita amministrativa del proprio Comune.
Confidando in un tempestivo intervento, si resta in attesa di cortese riscontro.
IL PRESIDENTE
Dott. Ivano Moretti
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