Per il terzo anno consecutivo la giornata della Memoria a Marino non vede tra i firmatari del manifesto ufficiale e i protagonisti dell’evento istituzionale la ViceSindaca Sabrina Minucci. Al contrario di eventi che invece riguardano altre stragi, come quelle delle foibe o i martiri delle guerre nazionali, la Minucci sembra volersi tenere ben distante da tutto ciò che riguarda critiche o prese di posizioni contrarie al nazi-fascimo e ai giganteschi danni da esso procurato in Europa.
Se sui social la questione vede polemiche a non finire, nell’agone politico questa assenza sistematica ha provocato una dichiarazione pungente del M5S di Marino che con Barbara Cerro, Alessandro Blasetti e Carlo Colizza hanno dichiarato: “I consiglieri del M5S di Marino sono solidali con chi confeziona i manifesti per gli eventi istituzionali organizzati dall’Amministrazione comunale che da quando si è insediata la giunta Cecchi, si trova davanti al dilemma se inserire oppure omettere il ruolo della vice sindaco, incarico istituzionale che ricopre in modo evidente a fasi alterne in dipendenza delle fasi storiche rievocate: segnaliamo infatti che per tutto ciò che riguarda la seconda guerra mondiale – shoah, bombardamenti, deportazioni, olocausto e Liberazione – la vice sindaco non appare mai nei manifesti. Ci chiediamo se Ella ne sia consapevole, aspettando fiduciosi in un suo ravvedimento …“
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Avete dimenticato di aggiungere la data del 24 marzo, eccidio delle Fosse Ardeatine, dove furono uccisi con un colpo alla nuca, 335 persone, quasi tutte italiane tra partigiani, militari ostili al regime, ebrei e cvili anche adolescenti.
Mai una parola, niente di niente, ma capiamo che chi organizza convegni apologetici su Degrelle sia più vicino “sentimentalmente” a Priebke.
Ma i Castelli Romani non accettarono nel 2013 di diventare una nuova Predappio.
Qualcuno se ne faccia una ragione.
Vabbè,sono quelli del resto che su FB scrivono che “a Bologna non c’eravamo”…