A Marino oggi la politica si fa, purtroppo, così …

Gianni Botta

9 mesi fa

Nello svolgimento della politica marinese l’attuale Giunta ha adottato alcune delibere che, a nostro avviso, danno la cifra di chi ci amministra.

La prima, più recente, riguarda l’iniziativa dei “Talenti in erba” di cui riportiamo uno stralcio:

Non sappiamo se a molti salti agli occhi, ma a noi suona strano leggere di una Giunta che delibera di “indire una manifestazione d’interesse destinata ai giovani che non abbiano superato il 17° anno d’età” al fine di “individuare un numero adeguato di talenti che possano essere valorizzati nella propria attività sportiva professionale; sviluppare nei giovani una maggiore consapevolezza e autostima sportiva e professionale e la capacità di ragionare e pensare in prospettiva di carriera; avere da parte dei giovani la reale e concreta percezione del pieno appoggio del Sindaco e dell’Amministrazione del Comune di Marino” senza, peraltro, “destinare alcuna risorsa finanziaria per il progetto“.

Ci chiediamo a questo punto a cosa servano le Associazioni Sportivo Dilettantistiche che operano a Marino.

Non perseguono forse la finalità di sviluppare consapevolezza ed autostima nei giovani, indipendentemente da quella professionale?

A cosa serve questa iniziativa con cui l’Amministrazione vuole avvicinare a sé i giovanissimi per far sentire la “concreta percezione del pieno appoggio del Sindaco e dell’Amministrazione“?

Non basta già ricevere gli atleti che hanno raggiunto traguardi per rendere loro omaggio (ed apparire nelle foto insieme a loro, che non guasta mai)?

Cosa si cela dietro questa iniziativa se non un apparente ripugnante tentativo di coltivare il consenso “in erba“, di fare propaganda su una generazione di neanche diciassettenni, una jugend di futuri elettori in vista delle prossime elezioni comunali?

Qualcuno dovrebbe porsi questa domanda e, forse, girarla al Sindaco Cecchi ed alla sua Vice Sindaca Sabrina Minucci che, in qualità di Assessore allo Sport, possiamo presumere sia l’ideatrice della proposta.

Passando ad altro, in occasione delle recenti sagre dell’uva – tema che si ripresenterà per la 100^ edizione di cui sono già in atto i preparativi – registriamo che la Giunta, diversamente da quanto fatto in precedenza, si sia guardata bene dal decidere quanto ci sarebbe costata.

Per essere più precisi, sia in occasione della 99^ Edizione che della 98^ le Delibere adottate dalla Giunta (rispettivamente la n.173/2023 e la n.140/2022) determinavano:

1. Di approvare il programma della … edizione della Sagra dell’Uva, allegato all’originale del presente atto e che ne forma parte integrante e sostanziale;
2. Di dare atto che si procederà con successiva delibera alla relativa prenotazione della spesa inerente il programma de quo;
3. Di incaricare il Dirigente Area … di predisporre le attività e gli atti necessari all’organizzazione dell’evento.

Tuttavia abbiamo cercato nel sito e non vi è traccia alcuna della “successiva delibera” con la conseguenza che:

la Giunta non dichiara quanto intende spendere per la sagra, se qualcuno vorrà conoscerne i costi potrà farlo solo a posteriori consultando gli atti pubblicati nel sito del Comune;
in questo modo il costo della sagra sembra essere una responsabilità del Dirigente, demandato a “predisporre le attività e gli atti necessari all’organizzazione dell’evento“.

In particolare, la Delibera della 98^ Edizione riporta in premessa la seguente frase “Ritenuto di predisporre gli adempimenti per la realizzazione della 98 Sagra dell’Uva, nei limiti delle disponibilità di bilancio“. A parte che è pleonastico dire che spendi in ragione di ciò che hai, cosa significa quella frase? Quante sono queste disponibilità, poche? Tante? Le spenderai tutte solo perché le hai? Cosa ne pensano gli imprenditori, i lavoratori che risiedono a Marino, gente abituata a farsi i conti quotidianamente di questo modo di gestire la cosa pubblica?

Nulla, totale assenza di indirizzo, ma ciò che è peggio è in questo modo la Giunta e la maggioranza che la sostiene mancando di decidere e dichiarare, si sottraggono del tutto alla responsabilità di scelte che, invece, è esclusivamente loro.

Per inciso, volete sapere quanto sono costate queste due edizioni della Sagra dell’Uva? Eccovi i dati:

98^ Edizione, spese 328.605,20 €, entrate 61.010,00 € – 18,57% delle spese – (fonte dati Determina 209/2023, oggetto “L.R. 26/2007 APPROVAZIONE CONSUNTIVO PATROCINIO ONEROSO REGIONE LAZIO PER SAGRA DELL’UVA ANNUALITÀ 2022);

99^ Edizione, spese 413.779,12 €, entrate 42.766,40 € – 10,34% delle spese. In questo caso il dato è frutto della consultazione delle Determine pubblicate, poiché deve essere ancora reso noto il consuntivo della 99^ Edizione.

E notate bene che, come recita la Determina sopra citata, la spesa viene a determinarsi perché “il Dirigente Area …, per la realizzazione dell’iniziativa in oggetto, ha assunto con proprie determinazioni impegni di spesa“. Cioè se e quanto spendiamo non è frutto degli indirizzi della Giunta ma responsabilità del Dirigente che, invece, non ricevuto alcun indirizzo: che modo di agire è questo?

Solo per la cronaca, la 97^ Edizione svolta sotto la passata consiliatura ci è costata 100.004,40 € a fronte di 29.000,00 € di entrate – 29% delle spese – (fonte dati Determina 1434/2021).

Certo, nel 2021 eravamo ancora in era COVID e la Sagra non poteva che svolgersi in tono sommesso, ma non fa impressione anche a voi l’incremento dei costi registrato nelle sagre successive? Apprezziamo invece il fatto che la Giunta Colizza abbia seguito un metodo decidendo e dichiarando preventivamente il perimetro di spesa della 97^ (127.000 €, come da Delibera 136/2021), aveva cioè indicato al Dirigente la “cornice” entro cui avrebbe dovuto operare, ci aveva messo la faccia.

Chiudiamo questo articolo lasciando ogni altra considerazione ai lettori, dal canto nostro sottolineiamo nuovamente che sembriamo essere alle prese con persone intente a creare nuove generazioni di fedeli “in erba” da un lato e, dall’altro, che sfuggono alle proprie responsabilità non mettendo la faccia sulle proprie decisioni (che ci costano non poco), come fossero del Dirigente di turno.

In tutto questo aspettiamo con preoccupazione di sapere quanto ci costerà la 100^ Edizione della Sagra, quella per cui, sembra, sia stato dato incarico ad un soggetto esterno…e siamo solo agli inizi.

Altri articoli che potrebbero interessarti: