Il Sindaco Cecchi inciampa in un’altra svista sui gas nocivi

All’indomani della denuncia effettuata dal Comitato di Quartiere per mezzo del sito Santa Maria delle Mole, ripresa anche dalla nostra testata, il Comune di Marino è corso ai ripari pubblicando la nota con cui il Sindaco Cecchi ha voluto ribadire la propria posizione in merito all’assurda vicenda delle perforazioni del terreno situato a Cava dei Selci.

Nell’intento di rassicurare i cittadini sul fatto che lui è da sempre conscio dei pericoli che incombono in quel territorio, il Sindaco ha dichiarato che “…già nella fase preliminare alle Conferenze di Servizi, durante il Tavolo tecnico di confronto tenutosi in data 20-01-2022 (si veda il Verbale di seduta allegato alla presente), il rappresentante del Comune di Marino evidenziò come l’area di Cava di Selci sia soggetta a naturali emissioni di gas endogeni (CO2, H2S e Radon)“, aggiungendo che “Mi è pertanto sembrato particolarmente difficile poter pensare ad un impianto che potesse svilupparsi su questa zona“.

Ma vediamo come si sono svolti realmente i fatti:

•  in occasione del Tavolo tecnico del 20-01-2022 il rappresentante del Comune – nella persona dell’Assessore Marcaurelio – evidenziava che “l’area è soggetta a naturali emissioni di gas endogeni (co2, NO_x e Radon). Quindi non l’H2S (Idrogeno Solforato) dichiarato dal Sindaco Cecchi, quello col caratteristico odore di uovo marcio che tutti avvertono in quella zona, ma il NO_x che sta ad indicare il complesso degli Ossidi di Azoto con caratteristiche organolettiche completamente differenti così come sono diversi gli effetti che l’H2S produce sull’uomo e sui materiali. Quest’ultimo gas, infatti, con la sua componente S, cioè lo zolfo, corrode i metalli (quindi anche gli elementi elettrici ed elettronici dei pannelli solari che sarebbero dovuti essere installati nell’area) senza contare gli effetti sull’uomo, considerato che l’Idrogeno Solforato è un gas estremamente tossico che induce irritazioni ed asfissia. Strano vero? Fu un errore involontario quello dell’Assessore Marcaurelio che lo portò a dichiarare una sostanza al posto di un’altra con effetti ben più evidenti e dannosi? E perché oggi il Sindaco nella sua dichiarazione indica quel gas che puzza di marcio e che tutti sentiamo mentre all’epoca venne messa a verbale tutt’altra sostanza: questione di fiuto? Noi pensiamo di sì, ma del fiuto che fa, a quel che appare, dichiarare ciò che conviene nel momento in cui conviene;
• successivamente, nel corso della Conferenza dei Servizi, il rappresentante del Sindaco a cui sembrava “particolarmente difficile poter pensare ad un impianto che potesse svilupparsi su questa zona” faceva tutt’altro cogliendo l’occasione per individuare insieme alla Regione Lazio “misure compensative di natura ambientale previste dalla norma, in favore dell’amministrazione Comunale, sarà prevista la sostituzione dell’impianto di illuminazione della zona Cava dei Selci con lampade ad alta efficienza energetica“. Anche qui cambiano momenti e circostanze e…oplà! Ecco oggi il Sindaco dubbioso e incredulo su quell’intervento quando solo ieri pensava di cogliere la “ghiotta” occasione di farsi dare quattro lampioni per quel tratto di strada. E notate bene che il verbale della Conferenza dei Servizi dopo aver registrato il “Parere favorevole del rappresentante unico del Comune di Marino” conclude dicendo che “La Conferenza ricorda agli intervenuti che il parere da loro espresso integra ed esaurisce la volontà di ciascuno ai fini dei poteri da essi esercitati come previsto dalla legge e per gli effetti che questa produce“, ovvero ciò che è detto è detto.

Ora, giudicate voi il livello della narrazione con cui il Sindaco Cecchi e la sua Giunta cercano di informare la cittadinanza, noi aggiungiamo solo una chicca: questa narrazione è talmente maldestra che smentisce sé stessa nel momento in cui pubblica una dichiarazione che dice una cosa (l’H2S) quando gli allegati che pubblica ne riportano una diversa (i Nox), il tutto ovviamente sottacendo di dire ai cittadini che in quell’occasione il rischio per la salute pubblica era stato barattato con un po’ di lampadine ad alta efficienza energetica.

In tutto questo, però, ricordando sempre che secondo il Sindaco Cecchi il Piano di Emergenza Comunale è un “documento errato“.

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