Non sono passati neanche due mesi da quando il Sindaco Cecchi venne ricevuto dal collega Gualtieri per parlare dell’inceneritore ed in quell’occasione ebbe a lamentarsi, insieme agli altri sindaci, di come l’incontro fosse arrivato “fuori tempo massimo, ormai a giochi fatti” poiché anche loro, come i Comitati No Inceneritore, avevano sempre trovato la porta chiusa.
Eppure vediamo come si comporta egli stesso quando è “padrone di casa”: ci riferiamo all’annosa vicenda che ruota intorno alla cessione a titolo gratuito dell’ex Ostello all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Velletri (ODCEC), contro cui il Comitato “Avanti Marino!” promosse una petizione popolare sottoscritta da 700 persone per chiedere di portare la discussione in un consiglio aperto alla cittadinanza.
È necessario però un piccolo preambolo: venerdì 10 maggio nell’aula consiliare di Palazzo Colonna si è svolto l’incontro dal “Comuni in rete“, organizzato dal Comune di Marino alla presenza del Procuratore di Velletri, Dott. Giancarlo Amato. Tra il pubblico era presente anche il Dott. Moretti il quale, in un post apparso su Facebook, ha riferito che rivolgendosi al Procuratore Amato – dopo non poche resistenze da parte degli organizzatori – ha chiesto se fosse “DOVERE istituzionale del Sindaco, ascoltare i propri concittadini che, dopo averlo votato, chiedono di poter esprimere il proprio pensiero, in un consiglio comunale aperto, su aspetti della vita sociale del proprio comune“. Proseguendo nella cronaca fatta da Moretti, il Dott. Amato “…ha confermato che il Sindaco, espressione di una comunità, non dovrebbe sottrarsi dal dovere di ascoltare i propri concittadini, fermo restando che le decisioni conseguenti, possono però essere diverse da quelle auspicate dai cittadini.“
Sebbene nessuno gli neghi la facoltà di decidere, come giustamente afferma il Procuratore di Velletri, a voi sembra che il Sindaco Cecchi “non si stia sottraendo all’ascolto dei cittadini”? Oppure notate una similitudine tra il suo comportamento e quello di Gualtieri nel momento in cui nega ai cittadini il diritto ad un confronto aperto sull’ex Ostello, chiude le porte di Palazzo Colonna come Gualtieri ha fatto con il Campidoglio (salvo biasimarlo)?
Caro Sindaco cosa vuole farci: come per Gualtieri, l’ex Ostello è il suo “inceneritore”. Segua i saggi consigli del Procuratore di Velletri e non si sottragga dal dovere di ascoltare i suoi concittadini e poi, se proprio ci tiene, potrà decidere di testa sua e donare l’ex Ostello all’ODCEC: qualcuno se la prenderà, qualcun altro le sarà riconoscente.
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