Mentre è in via di ultimazione lo spoglio elettorale, il risultato del voto europeo apre squarci inquietanti sul futuro della UE a seguito dell’affermazione dei partiti di estrema destra in nazioni come la Germania, l’Austria e la Francia.
Guardando invece al voto espresso dall’elettorato italiano – residente e non nel territorio nazionale – il quadro che ne è emerso è una sostanziale stabilità con:
- il compattamento dell’alleanza FdI+Forza Italia+Lega, con l’avanzamento del primo ed il riposizionamento degli altri due partiti;
- la sorprendente crescita nei consensi di PD e la brillante affermazione del blocco “Alleanza Verdi Sinistra”;
- la contestuale débacle del Movimento 5 Stelle il quale, pur restando il terzo partito a livello nazionale, vede i suoi consensi scendere paurosamente soprattutto nei confronti del PD, suo principale competitor dal quale è stato più che bissato.
Avvalendoci dei dati pubblicati nel sito del Ministero degli Interni abbiamo elaborato la tabella che segue aggregando i partiti in relazione all’area politica appartenenza e quella di possibile riferimento.
Proseguendo con l’analisi dei dati forniti da Mininterno ci siamo spinti ad esaminare il voto espresso dai cittadini marinesi, confrontandolo con l’elezione del 2019.
Come si evince chiaramente dalla tabella, a differenza del voto nazionale quello della popolazione marinese ha fatto registrare dei veri e propri scossoni nei confronti dei partiti più importanti con:
- l’impressionante avanzata di FdI che triplica le sue preferenze (+3.258 voti);
- l’incremento dei voti per Forza Italia (+404);
- il tonfo della Lega (-4.481 voti)
- l’arretramento del PD (-347 voti) ed il dimezzamento di M5S (-1.728 voti).
Volendo fare alcune considerazioni partiamo dal blocco di centrosinistra:
- il PD, nonostante la contraddittoria direzione degli ultimi anni, ha limitato i danni e si è risollevato in corto finale dando segni di rinnovamento grazie alla recente costituzione del Circolo di Marino Centro;
- il M5S, per contro, ha fatto registrare un crollo di preferenze che pone seri interrogativi ai quali il gruppo locale dovrà trovare risposte, rilanciando la spinta per far sentire la sua presenza sul territorio oltre le pur lodevoli iniziative dei singoli consiglieri.
Sul versante del centrodestra – senza soffermarci oltre sul tonfo della Lega abbandonata dal Sindaco Cecchi a seguito del suo ingresso in Forza Italia – la nostra attenzione è stata richiamata dall’exploit di Fratelli d’Italia che, a nostro avviso, apre nuovi scenari sulla maggioranza di Palazzo Colonna.
Già diverso tempo fa scrivemmo dell’iniziativa con cui il Gruppo Consiliare di FdI si faceva sotto “aprendosi alla concertazione”: alla luce del voto di ieri (sia nazionale sia comunale) abbiamo la sensazione che il Consigliere Del Mastro e i suoi – forti anche dell’appoggio dell’Onorevole Nicola Procaccini, astro nascente del loro partito – rinnoveranno questa richiesta con maggior forza, contro la quale il Sindaco Cecchi avrà ben poco da opporre e dovrà decidere tra un rimpasto o un “ritorno al passato”, che qualcuno nella sua maggioranza sta a più riprese evocando.
Staremo a vedere se si verificherà qualcosa e se sarà prima dell’estate o prevarrà la “ragion di stato” (la 100^ Sagra dell’Uva) e tutto sarà rimandato al prossimo autunno.
Siamo però certi che se ciò dovesse accadere si aprirebbe una nuova fase politica in cui il Sindaco Cecchi avrà il suo bel “daffare”: incalzato da FdI forse ci sarà meno tempo per le messe, le comparsate in TV, le feste scolastiche di fine anno, le riunioni di condominio, etc..
Infine, chissà se in questo caso ci sarà spazio per il confronto democratico con i cittadini che porti al ripensamento su alcune decisioni prese contro la volontà popolare.
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