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La contestazione a Cecchi sui problemi veri del territorio: il caso della scuola e dei bambini dell’Elsa Morante

Negli scorsi giorni si sono svolte due riunioni in cui l’amministrazione ha spiegato, dopo un lungo silenzio, cosa accadrà alle due scuole Repubblica e Morante a settembre con il riavvio delle attività.

Oggi ci occupiamo degli esiti, affatto positivi come vedrete, dell’incontro con i genitori della Morante, scuola affiliata all’I.C. Levi, che verrà ricostruita con fondi pubblici e che quindi già da settembre 2024 necessiterà di spazi e strutture alternative per la continuità dell’azione formativa.

Molte le mail e i messaggi giunti alla redazione di Noi Cambiamo nelle ultime ore: genitori, mamme e papà, molto insoddisfatti che definiscono le soluzioni adottate insufficienti, inadeguate e soprattutto tardive.

Ma partiamo dall’inizio e dalla prima segnalazione giunta ieri.

L’assemblea pubblica, indetta dagli organi comunali per informare cittadinanza sul progetto della nuova scuola Elsa Morante e le alternative studiate per proseguire lezioni di elementari e materna, è stata una vera  e propria Caporetto per Cecchi e l’Amministrazione” precisa un genitore che ci ha scritto. “È accaduto durante l’incontro che la rappresentanza politica-amministrativa al governo di Marino, con la presenza del Sindaco  Cecchi, degli Assessori Muccini e Toppi e del dirigente Gentilini abbia vacillato alle semplici domande delle famiglie”.

Infatti, a quanto abbiamo ricostruito dalle molteplici dichiarazione dei genitori, sono bastate poche domande di buon senso e la forte  preoccupazione dei genitori per vedere gli esponenti dell’amministrazione Cecchi innervosirsi e alterarsi, il tutto, si osservi, senza alcuna presenza nella riunione di esponenti politici di opposizione – a differenza di come fecero a suo tempo esponenti della destra e lo stesso Cecchi in situazioni analoghe.

Poche domande” continua uno dei genitori “sono bastate a fare perdere staffe sia a Cecchi, in primis, sia all’assessora per la Scuola Muccini, con alcune cadute di stile di quest’ultima verso genitori, cadute di cui a stretto giro l’Assessora si è vista costretta a scusarsi. Alle rimostranze fatte dai genitori per la scelta di portare la materna nei locali delle suore Betlemite in via Sassone, al confine con Ciampino, Cecchi e Gentilini hanno risposto che i moduli messi a disposizione da ditta che si è giudicata l’appalto sono solo 3 presenti, quindi insufficienti, e allora è nata l’esigenza di reperire sul territorio locali in altri plessi, anche privati visto, che gli spazi nei plessi pubblici sono, come noto, appena sufficienti”.

Alle domande e lamentele delle famiglie” continua un altro papà “di aver indetto la gara per i moduli scolastici troppo tardi, in pratica a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico con solo agosto nel mezzo, con il rischio che qualsiasi imprevisto potesse – come sta accadendo – causare gravi danni ad inizio regolare delle lezioni, Gentilini e anche Cecchi hanno non troppo velatamente sostenuto che il motivo principale fosse nei tempi indotti dall’Ente statale Invitalia, ma anche dai costi da sostenere per gli eventuali moduli che fossero arrivati prima del dovuto. Si è corso così, secondo l’amministrazione, un rischio che ora è un concreto danno per le famiglie, di non fare in tempo ad avere tutti i moduli per l’inizio della scuola a settembre”.
Le risposte fornite dall’Amministrazione e da Cecchi” continua un altro genitore “hanno fatto immaginare a molti dei genitori presenti alla riunione che forse anche la soluzione di portare la materna altrove (ndr, a via del Sassone presso la scuola delle suore Betlemite), non nei moduli, sia stata assunta per risparmiare sul noleggio delle strutture temporanee per la materna per i 2 anni previsti per i lavori. Cecchi durante assemblea ha più volte sottolineato che lui stesso si assume tutta responsabilità della scelta di aver trovato tale soluzione per la materna, scelta che il sindaco ha sostenuto essere migliore rispetto ai moduli”.

Incalza ancora un rappresentante dei genitori “Quindi per il Sindaco Cecchi e l’Assessore Muccini sbattere dall’altra parte dell Appia i bambini piccoli, con l’incrocio di mezzo della Nettunense rispetto a Frattocchie e Santa Maria, è una scelta migliore! Senza avvisare prima le famiglie di coloro che sono gli utenti più piccoli, quelli più da tutelare e che hanno diritto ad una scuola di massima prossimità rispetta al contesto. Immaginare che questa sia una soluzione migliore è da incompetenti  e lo è ancor di più l’atteggiamento assunto dall’amministrazione a riguardo delle rimostranze e del mancato adattamento delle famiglie rispetto anche ‘all’emergenza che si è dovuta gestire’, emergenza si badi bene che il comune stesso ha creato“.

Davvero interessante questo passaggio in cui l’amministrazione tira in ballo il concetto di ’emergenza’. Peccato che questa non sia un’emergenza dovuta ad un fatto imprevedibile accaduto ieri … ma il segno evidente di una incapacità di programmazione, di dialogo e di efficacia-efficienza nelle soluzioni proposte.

E incalza un’altra mamma: “Mi dispiace tanto di queste decisioni che abbiamo conosciuto solo ieri. Soprattutto per chi ha due figli ed entrambi frequentano la scuola, questa divisione è semplicemente assurda! Un genitore che fa? Prima porta l’uno in un plesso poi l’altro a via del Sassone? Soprattutto per chi magari si faceva aiutare anche dai nonni che potevano raggiungere la sede a piedi e ora si trovano costretti a cercare soluzioni alternative“.
E ancora la stessa mamma: “Le tempistiche con cui sono state comunicate queste informazioni sono vergognose. Paga la mensa, paga il pulmino, alla fine i genitori se fossero stati messi al corrente di queste informazioni a gennaio, calcolando che le iscrizioni si sono concluse a inizio febbraio, avrebbero potuto optare per altre soluzioni magari private!”.

Un’altra mamma: “La scuola e stata divisa in due plessi perché a detta loro non hanno trovato tutti i moduli che servivano … e qui già ci sarebbe da parlare. Quindi hanno deciso di mettere in croce i genitori portando l’infanzia dalle Betlemite a via del Sassone e i nostri bambini più grandi in strutture temporanee a piazza Albino Luciani!”.

Ancora un’altra mamma: “Il problema di fondo è che ormai non abbiamo nemmeno più la facoltà di decidere dove i nostri figli debbano istruirsi. All’open day si è parlava di marzo 2024 per l’inizio con durata lavori un anno e mezzo… ora i lavori iniziano a settembre 2024 e si ipotizza dureranno fino al 2026, quindi due anni… non c’è nulla di certo … io personalmente non credo se non vedo a questo punto“.
In ogni caso, alle richieste e proteste incessanti dei genitori di venir incontro alla questione degli spostamenti fra i moduli a S. Maria e la scuola delle Betlemite a Via del Sassone, alla fine dell’incontro il Sindaco Cecchi ha ipotizzato di poter immaginare di mettere a disposizione un pulmino.
Vedremo a settembre cosa accadrà.
Certo, ieri Cecchi non si è fatto alcun selfie … governare non è fare le passarelle  … e intanto Marino non sorride.

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