L’Amministrazione di Marino non ci tutela
“Il 20 settembre scorso l’Assessore ai trasporti di Marino Mastantuono ha replicato in Consiglio all’interrogazione dei consiglieri di opposizione, prima firma della consigliera Silvani del PD, sulla arbitraria chiusura del passaggio a livello di Via del Cancellone da parte delle Ferrovie, e sull’abbandono e il degrado in cui versa questa strada comunale.
La risposta dell’assessore Mastantuono è stata evasiva, son più le cose che non dice o che nega, rispetto a quelle che ha riferito.
L’Assessore si è dedicato soprattutto a giustificare l’operato di Rete Ferroviaria; azienda impegnatissima, dice l’assessore, alla “tutela della pubblica incolumità”.
Argomento, appunto, evasivo e ripetuto più volte nella sua risposta, per distogliere l’attenzione dal tema posto dall’interrogazione.
Certo che Rete Ferroviaria deve tutelare la pubblica incolumità, ci mancherebbe altro. Non per questo lo può fare a scapito e contro gli interessi dei cittadini e, secondo noi, in probabile violazione della legge.
L’assessore ha citato la legge 354 del 1998, che finanzia la soppressione dei passaggi a livello con le opere sostitutive, ma perché non ci dice qual è la legge che consente a Rete Ferroviaria di interrompere una pubblica via senza accordo con l’amministrazione, senza pronunciamento dell’assemblea cittadina e senza mettere in atto misure alternative?
Semplicemente perché non c’è.
Ci sono altre soluzioni alla brutale chiusura della strada, che certo è la più conveniente ed economica per Rete Ferroviaria, e l’assessore non può non saperlo.
Purtroppo questa Amministrazione cittadina torna a proporci la vecchia idea della passerella pedonale.
Una ferraglia inaccettabile in zona paesisticamente protetta.Una costruzione altissima, almeno 5 o 6 metri sopra i binari, come il portale del Cancellone. Le persone anziane, i disabili, si arrampicheranno anch’essi sulla passerella?
La passerella proposta come una soluzione, dice il rappresentante dell‘Amministrazione da “realizzare nelle immediate vicinanze del passaggio a livello” (ha in mente di espropriare terreni vicini?) evita un lungo e pericoloso percorso lungo Via Romana, soluzione questa che è solo una finta alternativa, che nessun cittadino residente si è mai immaginato di proporre.
L’assessore ci informa che da tempo c’è un dialogo aperto con Rete Ferroviaria per stabilire le opere di compensazione del danno ricevuto. Sorgono spontanee le domande: da quanto tempo se ne discute con Rete Ferroviaria, un anno, dieci anni, venti anni o più? Visto che la prima recinzione costruita dalle Ferrovie risale a più di vent’anni fa. E poi, invece di compensare un danno a babbo morto, perché l’Amministrazione cittadina non ha sùbito, al momento dell’interruzione, preteso misure alternative per garantire il passaggio?
In realtà le passate Amministrazioni questa pretesa l’hanno avanzata e più volte, ma l’assessore se ne dimentica.
Ma veniamo al dettaglio delle risposte.
Alla domanda se lo sbarramento della strada da parte delle Ferrovie sia stata autorizzata o comunque concordata con l’Amministrazione cittadina, la risposta è NO. RFI, secondo l’assessore, ha la “autonoma competenza” (addirittura!) di sbarrare una pubblica via … “secondo la norma” (ma quale norma? ce lo fa sapere?).
Alla domanda se l’amministrazione intende giungere ad un accordo di programma (questo si’ previsto dalla legge: art. 34 del Dlgs. 267/2000), la risposta è NO; perchè l’Amministrazione ha un dialogo aperto con le Ferrovie e sta cercando un accordo per poter compensare la carenza di collegamento, insomma un accordo a chiacchiere, niente contratto pubblico come previsto e codificato dalla legge.
Alla domanda se questa amministrazione intende eseguire una urgente manutenzione straordinaria della Via del Cancellone, la risposta è NO. Procederanno solo a rimuovere i cumuli di rifiuti. Neanche un briciolo di speranza.
Infine, alla domanda se intende discutere con i cittadini residenti in Via del Cancellone e con il Comitato di Quartiere la riqualificazione della strada la risposta è che ne parlera’ solo con il Presidente del Comitato di Quartiere. Speriamo ci informino su cosa concordano.
Noi cittadini, residenti in Via del Cancellone, e con noi tutti coloro che la utilizzavano, chiediamo a questa amministrazione di difendere i nostri interessi, gli interessi dei cittadini di Marino che qui vivono e pagano le tasse, senza dedicarsi a trovare giustificazioni per l’operato, indifendibile, di Rete Ferroviaria.
Chiediamo una sola semplice cosa: il ripristino dell’apertura a domanda del passaggio a livello, soluzione tecnicamente fattibile e raccomandata anche dall’Agenzia nazionale sulla Sicurezza Ferroviaria ANSFISA.
Rete Ferroviaria utilizzi a tal fine i copiosi finanziamenti ricevuti dalla Stato e dai fondi comunitari.
In conclusione non possiamo non porci una domanda: come mai una risposta cosi’ rigida e poco promettente da parte dell’Amministrazione di Marino? Un totale disinteresse nella protezione della Cosa Pubblica? Ci saranno dei motivi che non conosciamo?”
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