Dal 13 dicembre ‘Imago’ al Museo Civico: la rappresentazione attraverso le immagini della nostra identità

Nell’attuale contesto sociale esprimere la propria identità si dimostra estremamente complicato; i social media e l’intelligenza artificiale hanno ormai preso il sopravvento sulla realtà oggettiva e tutto sta diventando costruito e omologato. L’affermazione dell’individuo, con tratti che lo differenziano e lo rendono unico e ineguagliabile sembra utopia. L’aspetto esteriore, i comportamenti e il pensiero stesso seguono una linea imposta, riflettendosi sulla libertà di espressione. Anche l’arte è condizionata dal pensiero unico, e sempre più spesso gli artisti sono prigionieri anch’essi dell’omologazione. Questa mostra propone invece una via di fuga da questo contesto un modo per ritrovare quell’individualità che si manifesta in una personalità forte, decisa, capace di vivere un proprio spazio creativo, lontano dalle idee massificate, che ridoni dignità e importanza all’identità personale, con la consapevolezza del permanere costante del proprio Io, attraverso il tempo e le diverse esperienze che segnano il passato e presente. La mostra prevede nel suo contesto eventi che coinvolgeranno lo spettatore.

Questo il commento dell’Assessore alla Cultura Pamela Muccini: “Imago, deriva dal latino, significa appunto “immagine”. Nel corso della storia, questo termine si arricchisce di significati, unendo arte, filosofia e psicologia, tanto da divenire un concetto che include le rappresentazioni mentali e simboliche che influenzano il nostro modo di percepire il mondo e le relazioni interpersonali.

Indagando nella propria interiorità, l’artista crea immagini che riflettono non solo la propria visione del mondo, ma anche l’immagine collettiva della società, evocando emozioni e stimolando riflessioni, fungendo quindi, da specchio della realtà culturale e sociale. L’Accademia Castrimeniense, ha l’ardito intento di sviluppare una consapevolezza critica delle rappresentazioni che influenzano le nostre vite in un’epoca in cui le immagini essendo sempre più predominanti e forvianti, creano visioni di una realtà alterata e ingannevole. Una mostra sicuramente da non perdere.”