Il punto di vista di Moretti rispetto alla nostra analisi sull’azione delle opposizioni

di Marco Carbonelli e Gianni Botta –

L’articolo pubblicato il 13 dicembre scorso con cui svolgevamo un’analisi sull’azione delle opposizioni al fine di alimentare un dibattito nei lettori, ha prodotto una prima reazione.

A distanza di una settimana Ivano Moretti, “espressione” del PSI marinese, ha replicato con un commento pubblico apparso nel suo profilo Facebook chiamandoci direttamente in causa e noi lo pubblichiamo, affatto imbarazzati, a nostra volta sulla nostra testata, innanzitutto perché Noi Cambiamo ha sempre garantito diritto di replica, poi perché riteniamo che questo sia il luogo più alla portata di tutti, a differenza di una pagina o gruppo Facebook visibile solo ai rispettivi followers.
Proprio nello spirito sopra richiamato non aggiungeremo alcuna considerazione, che lasciamo ai lettori invitandoli, se lo vorranno, a confrontare la replica del Sig. Moretti con ciò che abbiamo scritto.

MARINO: DA “NOI CAMBIAMO”, UNO SGUARDO STRABICO…SULLA POLITICA LOCALE!!

Abbiamo preso atto, perché sollecitati, di una certa amichevole attenzione espressa da parte dei signori Gianni Botta e Marco Carbonelli, i quali, autodefinitisi “osservatori della politica locale”, per conto di “Noi Cambiamo”, sembrano però intimoriti dai soggetti e argomenti politici analizzati, di cui non hanno avuto nemmeno il coraggio di darne espressa citazione, rinunciando così ad una informazione chiara e puntuale. Sarebbe questo il cambiamento ?

Ad ogni modo, da quella che impropriamente definiscono “analisi”, traspare, invece, visibilmente un certo pregiudizio psicologico, e quindi anche culturale, di chi ritiene, con leggerezza e superficialità, di poter affrontare argomenti e protagonisti della politica della così detta “prima Repubblica”, senza avere nemmeno l’idea dell’argomento in trattazione.

Il riferimento al PSI della “prima Repubblica”, di cui mi sento “espressione”, e quindi autorizzato ad intervenire, appare fin troppo evidente. Ma i nostri amabili “osservatori” che etichettano, erroneamente, gli “attori” di quel periodo come “teorici della politica”, ignorano che quel PSI si caratterizzò, diversamente dai “partiti” parolai degli ultimi 30 anni, per la particolare pragmaticità e concretezza della politica espressa, non senza difetti, rinvenibile e palpabile da quanto realizzato sul territorio.

Non voglio fare la elencazione delle cose a suo tempo realizzate. Sarebbe troppo facile e metterebbe in imbarazzo i nostri amabili “analisti politici locali”, i quali, però, parlano a sproposito anche di “inaffidabilità” e “doppiezza politica”, senza rendersi conto che quel PSI, ritenuto “inaffidabile” dai nostri attenti “osservatori”, ottenne un consenso elettorale di circa il 40% (in un sistema proporzionale). Potrebbe un partito “inaffidabile”, come etichettato dai nostri valenti “osservatori politici”, raggiungere un risultato del genere ?

Detto ciò, riguardo la doppiezza, sarebbe il caso, invece, che si spiegasse ai cittadini quali siano i veri motivi del salvataggio, dell’allora consigliere comunale Stefano Cecchi accusato di un documentato potenziale conflitto d’interessi, da parte del M5S che in consiglio comunale poteva contare addirittura sulla maggioranza assoluta. E se oggi Cecchi svolge la funzione di sindaco, con danno per Marino e i marinesi, è grazie anche al M5S.

Oppure, sempre in merito alla “doppiezza”, sarebbe il caso che si spiegassero le ragioni che stanno alla base del ritiro della mozione, presentata proprio dal M5S, insieme al PD, relativa alla richiesta di una assemblea pubblica sulla questione Ostello, ritirata dal sindaco Cecchi senza che il M5S, e anche il PD, proferissero un solo cenno di parola a difesa della propria mozione.

Ecco, questa è la doppiezza!! Che magari, chi si presenta come “analista politico”, dovrebbe innanzi tutto analizzare in casa propria. E dopo, eventualmente, renderne conto ai cittadini ed ai propri lettori (non elettori). Solo dopo, semmai, potrà interessarsi delle cose altrui, con le carte in regola e con adeguata consapevolezza, senza incorrere in contraddizioni e brutte figure.

Riguardo il PD di Marino, appare incomprensibile il semplicistico giudizio politico espresso, pure immotivato, con cui i nostri “osservatori politici” amano distinguere in una parte buona ed una cattiva. Pur immaginando quale sia la parte che ritengono “buona”, su cui ci sarebbe molto da discutere (politicamente s’intende), non credono i nostri “attenti osservatori” che dovrebbero spiegare quali siano le ragioni fattuali di detta speciosa distinzione?? Perché sennò, la vostra analisi, che non sembra affatto tendere ad un reale “cambiamento”, rischia pure di apparire come il tentativo di blandire il capo gruppo del PD di Marino, per allinearlo ai vostri interessi politici, di cui, però, a questo punto, dovreste chiarirne contenuti e finalità, per rispetto sia verso i cittadini, sia verso i vostri stessi fondamentali principi…di cambiamento, ovviamente.

In conclusione, dopo aver evitato (per adesso) di entrare nel merito delle questioni da voi impropriamente sollevate, di cui non appare la necessaria consapevolezza, sembra altresì opportuno un inciso sulla questione degli alleati che, in politica, a nostro modo di vedere, si debbano valutare non sulla base di una insignificante e presunta collocazione geopolitica, anche locale, produttrice spesso di equivoche, litigiose e dannose coalizioni, ma essenzialmente dalle idee e dalle azioni politiche prodotte dai diversi soggetti in campo che, laddove convergenti, coerenti e attendibili, saranno utili a determinare le basi per uno sviluppo adeguato di cui Marino ha assoluto bisogno.

Saranno questi, quindi, gli elementi che, a parer nostro, indipendentemente dal pensiero di “Noi Cambiamo”, potranno delineare, dopo attenta valutazione dei cittadini, i nuovi spazi politici che ognuno avrà meritato!!
Ad maiora.

Ivano Moretti

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