Intorno alle 19 del 18 dicembre, prima da informazioni non ufficiali trapelate dal Comune di Marino poi da un comunicato stampa di Adnkronos si è appreso che il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa del M5S ha firmato il decreto di abbattimento del rumore per l’aeroporto di Ciampino. Una notizia storica, aspettata da anni dai cittadini del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) che nella serata stessa avevano già programmato la loro riunione periodica per fare il punto della situazione proprio sul decreto con l’ass. di Marino Adolfo Tammaro. Proprio Tammaro e il sindaco Colizza, hanno infatti seguito per Marino l’evoluzione dei lavori su questo tema da oltre due anni. L’azione del Ministero dell’Ambiente è stata fortemente sostenuta dai comuni di Marino, Ciampino e Roma, con l’azione dell’ANCI nelle sedi istituzionali. Va ricordato, per esattezza di cronaca, che l’unico Esecutivo che aveva fatto qualcosa di buono per la riduzione del rumore dell’aeroporto di Ciampino era stato nel 2007 il Governo Prodi con il Ministro dei Trasporti Bianchi, approvando una riduzione da 130 a 100 dei movimenti al giorno degli aerei commerciali. Riduzione però risultata già allora non sufficiente per rientrare nelle norme nazionali sul rumore.
E così, mentre al CRIAAC si commentava e poi si festeggiava con soddisfazione l’importante passo in avanti verso la concreta riduzione dei voli nell’arco di due anni, oggi stabilita con il Decreto, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa sottolineava in una sua nota alla stampa come si tratti del “primo piano predisposto in Italia, ai sensi della normativa sull’inquinamento acustico, per il contenimento del rumore aeroportuale in Italia“. “Da anni – ha commentato il ministro Costa – i cittadini chiedevano attenzione e un piano di salvaguardia. Considero questo piano un punto di arrivo ma anche di partenza per una sempre maggiore tutela ambientale. Monitoreremo il raggiungimento degli obiettivi con attenzione e grazie al coinvolgimento degli enti locali“.
E come punto di partenza di un nuovo percorso rispettoso delle norme e della salute dei cittadini si attende dunque la riduzione a 65 movimenti (dai 97 medi attuali) dei voli commerciali a Ciampino per il 2020. Un duro colpo per ENAC che fino all’ultimo passaggio ministeriale del 18 dicembre ha tentato di modificare a favore di un più alto numero di voli il piano, con un’azione costantemente caratterizzata, da anni a questa parte, da ostruzionismi ritenuti inaccettabili da parte della larga fetta di popolazione locale rappresenta su Ciampino, Marino e Roma dal CRIAAC.
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Un plauso a tutti i Cittadini, Comitato in primis, che lottano da anni per la salvaguardia della salute. GRAZIE
Ancora siamo lontani dallo stop completo dei voli commerciali, l’obbiettivo era di riportare la situazione a prima del 2000 ma ancora una volta gli interessi economici che girano intorno ai voli low cost sono più importanti della salute dei cittadini.
La speranza è di poter leggere una notizia del genere riguardo l’inquinamento acustico e atmosferico di frattocchie per traffico pesante.Allora potremo parlare di fattiva politica di attenzione verso la popolazione che soffre di cattiva gestione del territorio.